UnipolSai, l’anno dei cambiamenti. Rivero non torna, Vaglio invece sì

Baseball Frignani alla guida per il nono anno di fila: "Scudetto difficile, ma la Fortitudo non molla mai"

di ALESSANDRO GALLO -
18 febbraio 2024
UnipolSai, l’anno dei cambiamenti. Rivero non torna, Vaglio invece sì

UnipolSai, l’anno dei cambiamenti. Rivero non torna, Vaglio invece sì

L’orgoglio per lo scudetto cucito sulle nuove maglie, ma anche la consapevolezza che in questa stagione sarà difficile ripetersi, perché il gap economico con Parma (che ha preso proprio il lanciatore Claudio Scotti dalla Fortitudo) e San Marino si è ulteriormente dilatato.

Ma quando c’è di mezzo l’UnipolSai Fortitudo di Lele Frignani mai dare nulla per perso, perché il gruppo, al proprio interno, è capace di trovare risorse morali imprevedibili.

Ecco perché al centro tecnico Umberto Calzolari, nel cuore di Casteldebole, prevale il sorriso. Anche se il gruppo, in testa capitan Lorenzo Dobboletta, sa di aver perso compagni di viaggio importanti. Perché Scotti si è accasato con Parma, Alessandro Deotto è andato al Crocetta e anche Julian Dreni ha preso altre strade. Ci sarà, oltre al gruppo degli italiani, anche Ernesto Liberatore, mentre con Ricardo Segundo Paolini, l’mvp dell’ultima finale scudetto, sono in corso contatti.

La stagione scatterà a fine aprile: prima il confronto con Grosseto, poi Parma. Tre gare la settimana da sette inning l’uno. Christian Mura, il general manager, vigila sui visti degli extracomunitari, che alla fine saranno tre.

Possibile una clamorosa rinuncia: dopo dieci anni di onorato servizio e tanti trionfi, potrebbe salutare la compagnia Raul Rivero, allettato dalla prospettiva di giocare (e guadagnare anche di più) in Messico. Le parti si sentiranno ancora, ma sembra difficile che Raul possa tornare al Falchi. Chi tornerà al Falchi, ma solo da agosto, è Alessandro Vaglio. Scade, dopo quattro anni, la squalifica per doping e Vaglio scalpita per rientrare e per dimostrare che, a 34 anni, è ancora un atleta nel pieno della maturità e pronto a fare la differenza.

"Il nucleo degli italiani – racconta Frignani – è rimasto quasi inalterato. Vedremo, in corso d’opera, quali saranno i nostri tre extracomunitari".

La Fortitudo e il giemme Mura sono intenzionati a spendere due visti per altrettanti lanciatori e poi vedere cosa offrirà il mercato.

"Siamo partiti un po’ più tardi rispetto al solito – insiste Frignani –. Per questo non abbiamo ancora definito un precampionato. Mi piacerebbe che i miei ragazzi cominciassero ad assaporare le partite entro fine marzo. Abbiamo lo scudetto cucito sul petto. Adesso è difficile promettere un bis, perché Parma e San Marino appaiono più attrezzate. Storicamente, però, la Fortitudo parte per vincere. E proveremo anche in questa stagione ad arrivare fino all’ultima partita".

E magari, come lo scorso anno, potrebbe arrivare qualche sorpresa dell’ultima ora, come Robel Garcia.

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