"Unire tutte le società in una sola Polisportiva. Allora farei il presidente"

’Lollo’ Pizza: "Serve un cambio di mentalità, bisogna pensare come in Spagna con un abbonamento che sposti la gente dall’Arena, al palasport, allo stadio".

di DAVIDE EUSEBI -
30 marzo 2024

"Lollo" Pizza, Pasqua fuori?

"Sì, a Desenzano"

Cosa ci fa lassù se non siamo indiscreti?

"Visita ad amici di famiglia, con le nostre figlie che si conoscono bene"

Bel posto?

""Bellissimo, tra l’altro molto curato e molto ricco"

A proposito di ricchezza, quanto conta il denaro nello sport?

"Investire cifre importanti è una buona premessa, ma non è tutto. Noi lo abbiamo sperimentato nel calcio a 5 di Prima Divisione, vincendo scudetti con budget sì notevoli ma inferiori, ad esempio, a quelli di club come l’Acqua & Sapone. Abbiamo vinto con mentalità e gruppo, prima che con i soldi"

Cosa le è rimasto di questa fantastica esperienza?

"Un ricordo meraviglioso, con momenti indimenticabili come lo scudetto vinto a Montesilvano proprio con Acqua & Sapone davanti a tremila persone. Il calcio a 5 ci ha dato lustro, notorietà, specie nelle regioni dove è molto seguito e considerato e sono arrivati anche benefici sul piano lavorativo"

Se Arceci viene da lei e le offre la Vuelle, cosa risponde?

"Rispondo no grazie. Siamo in ottimi rapporti con tutti, ma già in passato abbiamo valutato questa ipotesi che però non si è concretizzata, forse per un mio limite".

In che senso? Può spiegarci?

"A me piacciono le situazioni più semplici, famigliari, mentre il mondo Vuelle, non è una critica per carità, è un pochino troppo complesso per le mie dinamiche e per il mio modo di pensare e operare. Prima il calcio a 5, ora il Loreto: mi piace fare grandi le piccole storie. Entrare in una realtà troppo complessa non è per me. Forse è un mio limite ma io sono fatto così. Se mi trovo ingabbiato in certe dinamiche complicate non riesco ad esprimere la mia personalità. Preferisco essere libero. Alla Vuelle probabilmente non potrei portare risultati positivi"

Lo vede un derby tra Vuelle e Loreto in A2?

"Premetto che sono il primo tifoso della Vuelle, club che seguo da sempre, ma certo sarebbe meraviglioso per una città come Pesaro avere due squadre a così alto livello. Senza nulla togliere alla Vuelle che ha una storia fantastica".

Potrebbe accadere?

"Io mi auguro di no e che la Vuelle resti in A1, ma noi di certo proveremo a salire, anche se non è semplice. Però per una famiglia che investe la soddisfazione più bella è conquistare la gente. Noi ci proviamo. Non si vive solo di vittorie o di budget, ma anche di emozioni".

Si aspettava questa annata nera della Vuelle?

"No, anche perché il club ha dirigenti molto competenti. Ma quando le cose cominciano a girarti male, poi fatichi. Ci sono anni come questi in cui devi fare i conti con infortuni, rendimenti di qualche atleta al di sotto delle aspettative, specie se hai un budget non altissimo"

Loreto verrà promosso quest’anno?

"Difficile, abbiamo perso una brutta partita contro Roma, ma ci proviamo"

Vuelle, Vis e Fano a rischio retrocessione, cosa succede allo sport pesarese?

"Ci sono annate storte, la stessa Italservice se oggi non vince a Mantova dice addio ai playoff. Per sdrammatizzare diciamo che tutte le società di Pesaro sono sulla stessa barca".

A proposito, si arriverà mai a una Polisportiva che le raggruppa tutte, con un abbonamento unico per saltare dall’ Arena, al Palas, allo stadio?

"Questa è una idea meravigliosa, ne avevamo parlato in passato, ma forse non abbiamo ancora quella mentalità necessaria per arrivare alla polisportiva. A Pesaro c’è il tifoso troppo appassionato di basket o viceversa di calcio o di calcio a 5 o di basket minore, o di volley e via dicendo. Come pesaresi siamo abbastanza settoriali. Questo è un progetto possibile se si pensa spagnolo: Barcellona, ad esempio, unisce calcio e calcio a 5 dove sono in 4000 sugli spalti e sono gli stessi che vanno a vedere gli altri sport della Polisportiva. Se ci cambia mentalità, si può fare anche da noi".

Con lei presidente?

"Sì, ci penserei davvero con le persone giuste".

Veniamo alla Vis, l’ha più seguita?

"La seguo certo, guardo le partite, vado allo stadio, sono in ottime rapporti con Bosco che stimo molto e che reputo una persona seria e capace, affiancato da due sponsor molto importanti come Lc e Tecnoplast. E’ una ottima società".

Però, lo stadio, con le tribune che si ritrova...

"Guardi, quello degli impianti è un problema di tante città in Italia e non entro nel merito. Sono questioni che riguardano i politici".

A cosa sta pensando per la prossima stagione sportiva?

"Continuerò con il Loreto basket, mentre ci sarà un ridimensionamento con il calcio a 5 il cui livello, con il limite del numero degli stranieri, si abbassa inevitabilmente".

Entriamo nella fase cruciale dei campionati: pronostico per i club pesaresi?

"Vuelle, Vis e Fano si salvano, l’Italservice va ai playoff. Questa è la mia mentalità".

Che voto dà a sua moglie presidente dell’Italservice?

"Dieci: è una delle due donne dirigenti del campionato e non è facile ragionare con gli uomini. Devo dire che mi ha anche insegnato molto".

Cosa le ha insegnato?

"Ad esempio ad essere meno istintivo e più riflessivo, ad esempio"

In definitiva cosa la spinge a spendere ancora (tanti) quattrini nello sport?

"I 300 ragazzini del Calcio a 5, i 70 del Loreto basket, in una parola: l’aspetto sociale, la partecipazione, le emozioni quotidiane della mia e delle altre famiglie che ci seguono".

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