"Vincere è importante, ma divertirsi è meglio. Il sitting volley trasmette sani valori sportivi"

Federico Blanc è il motore della Pietro Pezzi Pianoterra. La società di pallavolo paralimpica. è una realtà consolidata.

20 gennaio 2024
"Vincere è importante, ma divertirsi è meglio. Il sitting volley trasmette  sani valori sportivi"

"Vincere è importante, ma divertirsi è meglio. Il sitting volley trasmette sani valori sportivi"

La Pietro Pezzi Pianoterra Ravenna è ormai una realtà del panorama sportivo cittadino. La squadra di sitting volley – la pallavolo paralimpica aperta a tutti, disabili e normodotati – è al 7° anno di attività. Federico Blanc, capitano ed ex azzurro, è il deus ex machina del club ravennate, aperto a maschi e femmine.

Blanc, con quale approccio vi presentate al nuovo anno?

"Ci piace la competizione e, vincere è meglio che perdere, ma l’obiettivo resta sempre lo stesso, fin da quando siamo nati nel 2017, ovvero divertirci".

Quali sono i risultati della stagione in corso?

"La stagione è iniziata con il campionato regionale a cui ci siamo presentati da campioni in carica e al quale ci siamo classificati al 3° posto. A novembre abbiamo vinto il torneo internazionale di Pordenone. Il resto è storia recente, col successo nel torneo della Befana di Fermo".

I prossimi appuntamenti?

"Parteciperemo al campionato italiano Rotary Cup ‘misto’, che abbiamo vinto nel 2021-22 e nel quale siamo arrivati quarti nel 2022-23. Giocheremo nelle pool di Modena il 28 gennaio, Verona il 18 febbraio e Pordenone 24 marzo".

Qual è il messaggio che trasmette il sitting volley?

"La pallavolo paralimpica, reca in sé i valori e i messaggi della pallavolo, in cui non emerge l’individualità, ma la squadra; in cui la palla va passata per regolamento. Si aggiungono i valori dell’integrazione e dell’inclusione. Nel sitting volley ci si siede, annullando le differenze, e ci si confronta alla pari. Ecco la bella metafora di un mondo ideale". Il sitting volley meriterebbe maggiore visibilità?

"Penso di sì. Tutte le persone che si sono ‘sedute’ ed hanno provato, non hanno più smesso di praticare o di seguire il nostro sport. È uno sport esplosivo, in cui le dinamiche sono le stesse della pallavolo, ma i tempi di scambio sono ridotti e, essendo il campo più piccolo, è più difficile mettere la palla a terra. Per gli atleti che lo praticano e per il pubblico che lo segue, è uno sport avvincente e competitivo in cui, disabili e normodotati, competono alla pari, trasmettendo sana passione e divertimento genuino".

Quali sono le maggiori difficoltà che dovete affrontare a livello organizzativo?

"Siamo senza un allenatore, dunque dobbiamo autogestire allenamenti e partite. Anche le trasferte sono spesso una difficoltà. Non disponiamo di grandi mezzi; ognuno di noi ha un lavoro ed una famiglia".

Perché avvicinarsi al sitting volley?

"Consente di mantenersi in forma, di imparare un mondo nuovo, di conoscere persone speciali e perché porta in sé i valori più nobili dello sport".

Qual è l’invito che si sente di fare la Pietro Pezzi Pianoterra Ravenna a chi è un po’ titubante?

"Siamo aperti a tutti, disabili e normodotati, sportivi, ex sportivi, curiosi e ‘poltroni’ di ogni sesso ed età. Gli allenamenti sono il giovedì sera alla palestra della scuola Montanari, in via Aquileia a Ravenna, dalle 20.30 alle 22.30. Siamo anche sui social".

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