Vis con le antenne dritte. Guai sottovalutare Sestri

Domenica pomeriggio al Benelli si affronteranno per la prima volta. I Corsari la terza serie l’avevano assaggiata solo negli anni Quaranta.

15 dicembre 2023
Vis con le antenne dritte. Guai sottovalutare Sestri

Vis con le antenne dritte. Guai sottovalutare Sestri

Non c’è altra rivalità all’infuori di questa, tra Vis Pesaro e Sestri Levante che domenica al Benelli si affrontano per la prima volta (ore 16,15). Storie e percorsi troppo divaricati: i Corsari, come vengono chiamati i rossoblù sin dai tempi lontanissimi di un derby con l’altra Sestri, la C l’avevano assaggiata solo negli Anni ’40, per riconquistarla la scorsa stagione con una marcia trionfale (94 punti, + 20 sulla concorrenza) guidati da un tecnico come Enrico Barilari pescato dalle giovanili. E la stanno difendendo con onore, nonostante i disagi di un campionato fin qui giocato tutto in trasferta (ora a Vercelli, a porte chiuse e senza incassi). In attesa di riavere lo stadio ‘Sivori’ ristrutturato, forse a primavera. Società virtuosa, da un decennio in mano alla stessa proprietà (Stefano Risaliti), con un primato: la migliore nel girone per minutaggio giovani, laddove la Vis figura al nono posto. Finora ha portato a casa una cifra intorno ai 150.000 euro (proiezioni), Pesaro viaggia poco sotto i 100. Il Sestri gioca abitualmente con 4-5 under, distribuiti fra difesa e centrocampo.

La spina dorsale in genere è però tutta over: dal portiere Anacoura alle punte Margiotta e Forte, passando per il difensore centrale Oliana, il regista Raggio Garibaldi e il trequartista Candiano. I numeri in generale sono simili alla Vis, in quasi tutte le voci, con la differenza che in casa ligure i gol vengono quasi tutti dai tre davanti (13 sui 17 di squadra, 8 a firma di Forte), mentre la squadra di Banchieri sa distribuirli nei reparti.

Squadra capace di tutto, il Sestri Levante, l’unica uscita incolume dal Manuzzi di Cesena (2-2). Accomunata alla Vis dalla stessa partenza: una serie di sconfitte intervallate dalla vittoria con l’Entella (unica in trasferta, ma trionfale nel derby più sentito). Andata a regime dopo l’arrivo di un profilo di spessore come Francesco Margiotta. Quattro vittorie in tutto, nel segno della verticalità: le ultime, non da poco, con Fermana (3-0) e Ancona (3-2, clamorosa rimonta nella ripresa). La Vis, che raramente perde gli equilibri di squadra, certo non concederà i generosi spazi lasciati dai dorici tra le linee; e neppure si piegherà a rinunciare a qualcosa del nuovo assetto, più orientato al sostegno delle punte. Anche perché, senza girarci intorno, è solo una gara da vincere. E perché i buoni riscontri delle ultime giornate (5 punti fra Lucchese, Rimini e Perugia, con tre prestazioni oltremodo convincenti) spingono a darci dentro. E poi è anche l’ultima dell’anno nello stadio amico, diventato una fonte di calore ed entusiasmo in questa stagione. In attesa degli ultimi riscontri, dovrebbe tornare disponibile Valdifiori: un’opzione in più per un centrocampo fin qui molto sollecitato. Mentre Polverino dovrebbe riprendersi il posto tra i pali. Da gestire la situazione cartellini: sono in diffida Zagnoni e Rossetti, a quota 3 ci sono Tonucci, Valdifiori, Da Pozzo, Iervolino e Foresta.

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