Adamant perfetta per tre tempi, ma nel finale rischia il suicidio

Serie B: avanti di 26 lunghezze, la formazione di Benedetto rallenta e Oderzo rimonta. Ultimi minuti sofferti

28 ottobre 2024
Adamant perfetta per tre tempi, ma nel finale rischia il suicidio

Diciotto minuti per il debuttante Chessari, ancora spaesato (Foto Business Press)

adamant ferrara

74

oderzo

69

ADAMANT : Dioli, Sackey 6, Drigo 13, Santiago 14, Tio 11, Yarbanga 4, Solaroli 8, Turini 6, Chessari, Ballabio ne, Braga ne, Marchini 12. All. Benedetto.

ODERZO: Vanin 14, Spanic ne, Alberti 7, Pierucci 14, Minincleri 3, Perin 6, Razzi 12, Reimundo 5, Dontu ne, Bellato 8, Mutton. All. Lorenzon.

Parziali: 27-13; 52-28; 66-44.

Note: spettatori 1300 circa.

L’Adamant domina per trenta minuti, tocca anche il +26, poi rischia di fare il patatrac in un ultimo quarto da horror, dovuto principalmente ai tanti acciacchi fisici che hanno colpito la squadra durante la settimana: alla fine è 74-69, un punteggio sicuramente non veritiero per quanto si è visto in campo per tre quarti. Ferrara, che ha fatto esordire il nuovo acquisto Chessari (in campo per 18 minuti), ha espresso un basket champagne per lunghi tratti del match, sospinta da buone percentuali al tiro e da una difesa che è sembrata tornare quella dei giorni migliori. Poi, negli ultimi dieci minuti, la condizione fisica è venuta a mancare, e i biancazzurri hanno faticato tantissimo a trovare buone trame in attacco, visibilmente a corto di ossigeno: per fortuna i due punti non sono mai stati davvero in discussione, Oderzo ci ha provato nel finale ma l’Adamant ha sempre avuto la partita in pugno.

Pronti, via e la gara prende subito la direzione degli estensi: 9-0 in 3’ firmato Drigo e Santiago, e il primo quarto vola via senza storia con Ferrara in netto controllo per tutti i dieci minuti. Ancora l’esterno argentino firma il 17-6, poi sale in cattedra Marchini per il 27-13 del 10’: non c’è partita, si esaltano in contropiede Tio e Yarbanga e al 13’ è 33-16. La gara scivola via dominata da Ferrara, che va all’intervallo sopra di 24 lunghezze (52-28) e mette un’ipoteca sulla vittoria.

Nel terzo quarto i biancazzurri reggono e rimangono in controllo, Drigo mette in mostra ottime cose anche in difesa e al 30’ sembra finita (66-44). Invece l’ultima frazione è un’agonia: Santiago e Marchini sono in debito di ossigeno, Chessari ha quattro falli e in regia l’Adamant comincia a soffrire. Oderzo piazza un clamoroso break di 17-3 con cui si rifà sotto, Ferrara non vuole sapere di chiuderla, ma ci pensa Sackey a pochi secondi dalla fine a piazzare l’appoggio del +7 che sostanzialmente mette in ghiaccio un match che fino al 30’ non era mai esistito. Coach Benedetto si porta a casa due punti importanti e i primi trenta minuti di spettacolo, ora diventa fondamentale gestire le energie e rimettere in forma gli acciaccati.

Jacopo Cavallini

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