Carpegna Prosciutto Pesaro tracolla contro Reggio Emilia 69 a 87

La formazione di Sacchetti perde davanti a 7mila tifosi ad appena una settimana dalla vittoria contro la Virtus Segafredo Bologna

di MAURIZIO GENNARI -
24 marzo 2024
Pesaro - Reggio Emilia finisce 69-87

Pesaro - Reggio Emilia finisce 69-87

Pesaro 24 marzo 2024 - Una gara, quella della Carpegna Prosciutto, a mezza strada tra un caso di pallacanestro creativa finita male e il richiamo alle armi... di Sigmund Freud. Perché la formazione di Sacchetti tracolla contro Reggio Emilia in modo anche umiliante: 69 a 87. E il tutto arriva con oltre 7mila tifosi sugli spalti, ma soprattutto arriva a distanza di appena una settimana dalla vittoria sul filo di lana con la Segafredo Bologna, al termine di un gara molto intensa.

Un caso di basket creativo perché dopo i primi dieci minuti Totè non è più sceso in campo per un infortunio ad un gomito - l'unico pivot - lasciando il compito di prendere i rimbalzi al solo Mazzola e quindi ad un Ford assolutamente inguardabile. E alla fine il conteggio delle palle arpionate dentro l’area dei tre secondi ha visto Reggio dominare per 41 a 31. Con la costante di tre piccoli in campo fra l’altro meno reattivi delle guardie reggiane: Galloway che chiude con 15 punti in 22 minuti, Fay 14 in 18 minuti e Smith 16 in 22 minuti tanto per dare qualche riscontro. Questo per quello che riguarda il... bilancio creativo perché poi c’è anche l’aspetto psicologico che nessuno ha compreso: una formazione, quella di Sacchetti, arrendevole e che si è sciolta al sole alle prime difficoltà tanto che Reggio ha potuto non solo tenere sotto il controllo il punteggio e il vantaggio, ma è andata avanti fino alla fine della partita con un filo di gas: senza strafare e forzare: palle ai lunghi sotto canestro visto che l’unico problema che avevano era appoggiare la palla a canestro.

Una di quelle partite che doveva rimettere in corsa per la salvezza, dopo la vittoria contro la Virtus, la formazione biancorossa e che, invece, si è trasformata in una vera Caporetto con il pubblico che ha iniziato a lasciare le tribune a cinque minuti dalla fischio finale. In una gara dove si è salvato – e bene – solamente Tambone, con Visconti buttato dentro nel finale come se fosse in grado di fare miracoli come Padre Pio, tutto il resto dell’impianto che aveva fatto sognare una settimana fa la tifoseria , è completamente mancato all’appello. E all’interno del basket-creativo occorre anche aggiungere che il play Foreman, giocatore di striscia, è stato spesso a sedere oppure al primo errore veniva rimesso in panchina.

Per Reggio una vittoria portata a casa con un filo di gas perché ha dominato su tutti i lati del campo: sotto canestro e nel settore delle guardie. Con Pesaro che chiude con un 6 su 26 nel tiro pesante il che sta ad indicare la difficoltà dei piccoli della Carpegna Prosciutto a trovare tiri facili davanti alla difesa organizzata da Dimitris. A questo punto, tenendo conto che solo Varese ha perso, del gruppetto delle pericolanti, se non accadano dei veri e propri miracoli e cioè con la gente che inizia a camminare sulle acque, all’orizzonte si staglia la serie A2.

Tabellino

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: McDuffie 24, Bamforth 13, Bluiett, Visconti 4, Wright-Foreman 2, Ford 2, Maretto ne, Tambone 11, Cinciarini, Mazzola 4, Totè 9. Allenatore: Sacchetti.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Weber 6, Bonaretti ne, Cipolla, Galloway 15, Faye 14, Smith 16, Uglietti 2, Atkins 4, Black 13, Vitali 5, Grant 6, Chillo 6. Allenatore: Priftis.

ARBITRI: Borgo-Catani-Paternicò.

NOTE: parziali 14-19, 32-41, 48-69. Tiri liberi: Pesaro 19/24, Reggio Emilia 6/9. Nessun uscito per cinque falli.

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