Carpegna Prosciutto Rimini 76-82, un ko che non fa infuriare il pubblico di casa
Un match dominato da un pesarese: Tomassini, che ha chiuso con 18 punti messi a segno, secondo solamente ad Ahmad che invece ne ha messi a segno ben 38
Pesaro, 10 novembre 2024 - Rimini passa a Pesaro per 82 a 76. Una vittoria che non fa però infuriare il pubblico di casa anche perché la formazione di Leka torna nel terzo quarto anche a meno 2, riaprendo quindi il match. Un match dominato da un pesarese: Tomassini che ha chiuso con 18 punti messi a segno, secondo solamente ad Ahmad che invece ne ha messi a segno ben 38. Esattamente la metà di tutto il bottino della formazione biancorossa. E una partita che sembrava riacciuffata per i capelli – Rimini sempre avanti con vantaggi anche superiori ai 10 punti – torna nuovamente nel cestino perché Leka richiama in panchina l’unica arma letale di Pesaro e cioè Ahmad. E la squadra che ha chiuso i primi venti di gioco con 1 su 16 al tiro da tre, torna a balbettare e non ha più terminali efficaci. E la formazione di Dell’Agnello – l’altro ex di questa gara – riprende vento e torna a superare i dieci punti di vantaggio. Quando Leka rimette in campo Ahmad i giochi sono fatti e nel finale proprio la guardia americana con un tiro dagli spogliatoi fa tornare Pesaro a meno 4. Ma ormai non c’è più tempo e la formazione romagnola finisce in gloria davanti ad una decina di tifosi presenti sul parterre del palasport.
Una gara quella contro Rimini segnata dalla decisione della Prefettura – ma gli ordini arrivavano da Roma – di vietare l’arrivo dei tifosi dalla Romagna, un folto drappello visto che ne erano stati stimati 7-800. Decisione questa che ha provocato lo sciopero della curva dedicata a “Marco Piccoli": nessuno è entrato al palasport rimanendo fuori, nel piazzale con il conforto anche di un drappello-solidarietà arrivato da Cesena.
Non esce tra i fischi la formazione di Leka da questo derby anche perché non è stata una Caporetto come in altre occasioni. Ma alla fine del primo tempo stava montando la contestazione soprattutto nei confronti di un paio di giocatori, l’ala americana King ed anche nei confronti del play Imbrò. Gli animi si sono poi calmati quando è iniziata la rimonta biancorossa. Comunque per avere il metro della gara basterà dire che nel tiro da 3 Pesaro ha collezionato un 5 su 27 contro un 12 su 24 degli avversari. E come al solito Pesaro è ‘sconfitta’ anche nella lotta sotto i tabelloni, perché La Carpegna Prosciutto ha catturato 31 rimbalzi contro i 42 della formazione di Dell’Agnello. E mercoledì sera si torna di nuovo in campo, a Livorno. E la classifica si fa sempre più pesante.
Il tabellino
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO-RIVIERA BANCA RIMINI: 76-82
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Cornis ne, Maretto 2, Parrillo 2, Imbrò 2, De Laurentiis 8, King 12, Bucarelli 2, Lombardi 10, Zanotti, Ahmad 38. All. Leka.
RIVIERA BANCA RIMINI: Anumba, Grande 6, Tomassini 18, Masciadri 8, Marini 16, Bedetti, Amaroli ne, Bonfè ne, Robinson 4, Johnson 11, Simioni 13, Camara 6. All. Dell’Agnello.
Arbitri: Maschio , Costa , Tallon.
Note: parziali 12-21, 29-39, 53-57. Tiri liberi: Pesaro 9/13, Rimini 8/15. Tiri da tre: Pesaro 5/27, Rimini 12/24. Rimbalzi: Pesaro 31, Rimini 42. Spettatori: 4.500.
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