Cinciarini, un dilemma per Forlì. Il capitano ha 41 anni, ma vale

La carta d’identità è il motivo contro la conferma, tempra e cifre della scorsa stagione dicono il contrario

di STEFANO BENZONI
18 giugno 2024

Cinciarini, un dilemma per Forlì. Il capitano ha 41 anni, ma vale

Lo scorso venerdì 14 giugno Daniele Cinciarini ha compiuto gli anni: ben 41, per la guardia che nelle ultime due stagioni ha indossato la maglia dell’Unieuro Forlì. ‘Cincia’ ha soffiato sulle candeline senza sapere ancora se l’anno prossimo indosserà ancora la casacca biancorossa. Il suo contratto è in scadenza il 30 giugno e quindi nel caso di una nuova proposta da parte del club di viale Corridoni bisognerà discutere i termini di un differente accordo, presumibilmente annuale. Conviene, però, all’Unieuro riconfermare un giocatore che veleggia quindi verso i 42 anni? Esistono fattori che sposano la risposta affermativa e altri che invece sconsiglierebbero questa eventualità.

Partiamo dai pro. Daniele, fratello maggiore di Andrea (playmaker nato il 21 giugno, ma del 1986 e che a sua volta non sa ancora se resterà a Pesaro), ha chiuso una stagione con numeri di altissimo livello per un giocatore della sua età. Cincia, mostrando uno stato di forma fisica, conseguente a una cura del proprio corpo Lebroniana, a dir poco eccellente è sceso in campo in tutte le 39 partite disputate dagli uomini di Antino Martino.

Nella prima parte di stagione regolare (22 gare) ha chiuso con 11.3 punti di media in poco meno di 20’ tirando con il 55% da due, il 33% da tre e il 79% dalla lunetta, terzo marcatore della squadra alle spalle di Kadeem Allen e Xavier Johnson. Nei 10 match dell’Orologio ha tenuto la stessa media punti pur con un minutaggio leggermente inferiore (18,3’) tirando con il 43% da due, il 45% da tre e l’83% dalla lunetta. Nelle serie playoff contro Vigevano e Trieste ha addirittura innalzato – anche grazie all’assenza di Allen – le sue cifre: 13 punti in 19’ con il 48% da due, un brutto 15% da tre e il 71% dalla lunetta, una stagione chiusa con la chicca dei 23 punti in 26’ nella sconfitta a Trieste in gara3. E Cinciarini è stato il secondo marcatore forlivese nei playoff alle spalle di Zampini e davanti a Xavier Johnson.

Quindi il rendimento in stagione lo ha ampiamente promosso. La forma fisica va solo lodata, anche se per mantenerla il giocatore deve essere in parte gestito a livello di allenamenti perché la durata dello sforzo in palestra di un venticinquenne non può essere uguale a quella di un quarantunenne. Cinciarini ha chiuso in doppia cifra in 27 gare in stagione chiudendo spesso con più punti segnati rispetto ai minuti giocati.

Un altro dato che porterebbe alla sua riconferma è quello della sua importanza tattica. Infatti non è facile trovare un elemento che esce dalla panchina e si accenda producendo i suoi numeri con un minutaggio non largo. Inoltre Cinciarini è stato – e presumibilmente dovrebbe ancora essere – uno dei pochi giocatori dell’Unieuro a battere il suo difensore in 1 contro 1 e questo ha rappresentato una chiave tattica per la squadra di Martino. Poi ci sono l’esperienza e la freddezza del giocatore e dell’uomo, una garanzia quando ci si trova ad affrontare climi caldi o molto caldi.

Veniamo infine ai motivi contro. L’età è ovviamente quella che è e, al netto di una condizione fisica a dir poco invidiabile e da prendere ad esempio, lo spettro di un infortunio o di qualche inevitabile guaio fisico, facendo tutti gli scongiuri possibili, è purtroppo inevitabilmente sempre all’orizzonte. In difesa Cinciarini s’impegna e lotta, ma non è certo Luca Pollone. E questo è abbastanza inevitabile visto che quello che magari non ti dà nella propria metà campo, lo restituisce spesso con gli interessi in zona offensiva.

Poi c’è il discorso economico. Quanto si è disponibili a concedere a un giocatore di 41 anni? E d’altro canto a quanto sarebbe eventualmente disposto a rinunciare il giocatore per restare a Forlì? Una sua conferma passa inevitabilmente anche da questo tipo di discorso. In ultimo, ma aspetto non irrilevante, Forlì ha già sotto contratto Daniele Magro che ha compiuto i 37 anni e veleggia verso i 38. D’accordo l’esperienza non si compra al mercato, ma la carta d’identità difficilmente mente.

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