"E-Work in A1? Serve aiuto"

Basket donne Il presidente Fermi: "Spero in qualche imprenditore"

10 maggio 2024
"E-Work  in A1? Serve aiuto"

"E-Work in A1? Serve aiuto"

Con ancora addosso le emozioni per la salvezza conquistata domenica scorsa, l’E-Work pensa già al futuro. Come tutti gli anni, le piccole società come il Faenza Basket Project devono fare i salti mortali per l’iscrizione e per trovare le risorse economiche necessarie, considerando anche che nel basket femminile ci sarà una vera e propria rivoluzione che farà nascere tra due anni una A1 Elite con soltanto le squadre ‘ricche’ e nel prossimo campionato ci saranno ben tre retrocessioni. Nessuno però tra i tifosi faentini deve allarmarsi e "fosse per me farei l’A1 senza dubbi – spiega il presidente Mario Fermi – una categoria che ci siamo conquistati sul campo e che stiamo mantenendo. Ci devono però essere le condizioni e non è semplice affrontare i costi attuali.

Il budget resterà quello di quest’anno, e spero che qualche imprenditore locale possa avvicinarsi a noi, visto che tre degli sponsor principali non sono faentini compreso E-Work, e poi ci sono le regole del manuale delle licenze che sono molto rigide. Ad esempio dobbiamo garantire a giugno un budget di almeno 400mila euro. Entro maggio prenderemo una decisione sul futuro Il bello di questo gruppo è che si è sempre impegnato e ha dato il massimo".

Che Fermi farà di tutto per mantenere Faenza in A1 non ci sono dubbi, come dimostrano le sue lacrime di gioia al termine della gara con Battipaglia. "È stato un pianto liberatorio, un misto di soddisfazione e di liberazione dalla stanchezza che tutti noi abbiamo accumulato in una stagione non semplice. Mi complimento con la squadra perché proprio nella partita più importante ha giocato benissimo, ma non avevo dubbi perché è una forza che ci appartiene come era accaduto anche lo scorso anno in gara 3 con San Giovanni Valdarno. Credo che il merito maggiore sia stato quello di lavorare cercando di mantenere la massima serenità, a cominciare da Seletti che pur non cambiando la sua filosofia di gioco, ha apportato modifiche tattiche viste le caratteristiche del gruppo". Riguardo alla stagione il presidente non ha rimpianti.

"Con maggiore fortuna potevamo avere qualche punto in più, ma ci sono stati anche demeriti nostri, e alla fine l’importante è aver raggiunto l’obiettivo. Questo gruppo ha dato il massimo. Anche Booker non la boccio: semplicemente non era funzionale alla squadra, ma professionalmente è stata bravissima". Parlando di futuro, tutto dipenderà da dove giocherà Faenza il prossimo anno, con le uniche certezze che sono coach Seletti e Franceschelli. Radiomercato dice che Cvijanovic e Peresson sono vicine a San Martino di Lupari e anche Dixon difficilmente resterà.

l.d.f.

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