Forlì, un ex dopo l’altro: ecco Severini: "Al Palafiera è dura, ma siamo pronti"

Domani con l’Urania Milano arriva l’ala, in luce soprattutto in difesa nell’Unieuro 2017/18. "Arriviamo da due ko, dobbiamo ripartire"

di GIANNI BONALI -
23 febbraio 2024
Forlì, un ex dopo l’altro: ecco Severini: "Al Palafiera è dura, ma siamo pronti"

Forlì, un ex dopo l’altro: ecco Severini: "Al Palafiera è dura, ma siamo pronti"

Giovanni Severini, ala piccola dell’Urania Milano, avversaria dei biancorossi domani sera al Palafiera, è stato forlivese nella stagione 2017/18, apprezzato soprattutto per le sue qualità difensive. Persino un simpatico video dal titolo ‘Aaah come difende Severini’ metteva in luce la sua stretta marcatura ad uomo, al di là dei 40 minuti di gioco sul parquet e in alcuni luoghi della città. Un modo curioso e scherzoso di rimarcare quella sua caratteristica tecnica, che Severini ricorda con un sorriso.

Severini, partiamo dalla sua esperienza in Romagna. Quali le emozioni di ritornare a Forlì, piazza che conosce bene?

"Ho soprattutto bei ricordi di un periodo importante per la mia carriera. Sono felice ed emozionato di tornare in una piazza in cui mi sono trovato bene. Grazie alla fiducia del coach di allora Giorgio Valli e di una una società seria ho infatti avuto l’opportunità di giocare in una categoria difficile come la serie A2 e dimostrare che potevo impormi con le mie qualità. E poi i compagni, un gruppo unito fuori e dentro al campo, che lottava insieme in ogni partita, e una tifoseria calda che faceva sentire il proprio affetto anche fuori dal palasport, nella vita di tutti i giorni".

L’Urania Milano è la seconda squadra della città e i tifosi vi seguono. Nelle due partite della fase ad orologio avete perso. Che momento state attraversando?

"Non siamo in un periodo felice, ma stiamo lavorando per uscirne, cercando di trovare la giusta condizione fisica. Abbiamo perso con Udine, che è una squadra forte, e con Nardò, che ha meritato la vittoria. Ora incontriamo Forlì in trasferta, ma siamo pronti alla sfida".

Che tipo di squadra siete? E quale il suo ruolo tecnico in questo roster?

"Siamo un gruppo con tanto talento diffuso, una squadra lunga con dieci giocatori. Io sono un elemento che ha un ruolo appunto difensivo e il coach mi chiede di cercare di finalizzare i vantaggi creati dai compagni".

Forlì ha un giocatore come Luca Pollone molto efficace in fase difensiva. Lo conosce?

"Sì, è un grande specialista, molto utile nel sistema di gioco di Forlì e capace di dare equilibrio e di essere decisivo nel limitare gli attacchi avversari".

Come giudica il roster forlivese?

"Un gruppo pieno di tanti talenti, l’americano Kadeem Allen, per esempio. Non abbiamo ancora parlato del piano partita con lo staff tecnico, ma potrebbe toccare a me marcarlo. E poi Daniele Cinciarini che quando scende in campo continua a fare la differenza: è il terzo americano di Forlì".

Quali i vostri obiettivi stagionali?

"Conquistare i playoff nella migliore posizione di classifica possibile ed essere la mina vagante del campionato, una squadra capace di sorprendere gli avversari e migliorare partita dopo partita".

Quali sono le sue favorite per la promozione in A1?

"Fra le squadre che abbiamo incontrato fino ad ora direi Trapani, Udine e Cantù".

E Forlì può ambire al salto di categoria?

"Sta facendo un grande campionato. Dopo il match del Palafiera sera avrò un’idea più chiara in proposito".

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