Il patron Cuzzani rassicura tutti: "Ozzano, realtà solida e affidabile"

Serie B Nazionale Il presidente: "Ci sono state delle difficoltà, ma qui remiamo dalla stessa parte"

di GIACOMO GELATI -
24 febbraio 2024
Il patron Cuzzani rassicura tutti: "Ozzano, realtà solida e affidabile"

Il patron Cuzzani rassicura tutti: "Ozzano, realtà solida e affidabile"

"La società è solida, punto". Mette i puntini sulle ‘i’ il presidente dei New Flying Balls Paolo Cuzzani e lo fa per snodare il groviglio di chiacchiere che, nel sesto anno degli ozzanesi in serie B e dopo lo storico accesso ai playoff della passata stagione, si è creato attorno alla squadra che viaggia al sedicesimo posto nel girone B. Oggi alle 20,30 i ‘palloni volanti’, reduci dal successo esterno di Vicenza, riceveranno Lumezzane in viale 2 Giugno per un’altra delicata sfida-salvezza.

Cuzzani, che stagione è stata fino a questo momento?

"Tribolata e iniziata così così, complici alcune scelte sulle quali potevamo pensare di più. Ma quello che vorrei fosse chiaro è che la società è solida e in un territorio che vive di basket. Stiamo vivendo con infortuni e situazioni che non vanno per il verso giusto, ma ci tengo a dire che abbiamo intenzioni agguerrite: stiamo lottando in questa serie B e guardiamo avanti".

Ci saranno novità di mercato dopo l’uscita di Ly-Lee?

"Anche: forse mettiamo dentro uno straniero e potrebbero esserci sviluppi a breve. Intendo più che altro dire che a Ozzano abbiamo la malattia della pallacanestro e io son presidente dal ’78: quando entro in questo contesto sto bene e mi piace. C’è gente che vuole progettare e stiamo a vedere cosa succederà".

I risultati stanno fomentando il malcontento di qualcuno?

"Si sentono tante voci anche a sproposito. Ma negli uffici si programma e si lavora. Sembra sempre che ci sia qualcuno che dice che non abbiamo voglia di fare o che abbiamo le spalle coperte e possiamo permetterci questo rendimento. Ma dal primo ottobre non abbiamo mai giocato assieme, causa infortuni".

C’era chi si aspettava un salto dopo i playoff dello scorso anno?

"Diciamo che quando sei abituato a mangiare bomboloni, passare a un biscotto fa strano: quando vinci 25 partite è tutto facile, quando ne vinci 6-7 è tutto diverso ed è nel momento di difficoltà che si deve vedere la solidità di un club. Qua ci sono persone competenti e cerchiamo sempre di migliorare".

Che impegno è la serie B?

"La B è un impegno tecnico e burocratico. Noi siamo un’azienda a tutti gli effetti: tanta gente a libro paga, ma non si fa reddito purtroppo e la forza è non demordere. Il paese c’è molto vicino, c’è un modo di pensare il basket in maniera importante. Siamo una realtà paesana, che corre lungo la via Emilia, e deve rimanere così: giochiamo contro città e budget enormi".

Che obiettivo vi date?

"Oggi facciamo un po’ di capriole, ma stiamo lottando con tutte le forze per mantenere la categoria".

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