Il peso di infortuni e palle perse. Rbr ora è ‘condannata’ a vincere

I motivi del duplice ko di Rieti. Ma domani entra in gioco il fattore Flaminio e Rimini vuole allungare la serie

8 maggio 2024
Il peso di infortuni e palle perse. Rbr ora è ‘condannata’ a vincere

Il peso di infortuni e palle perse. Rbr ora è ‘condannata’ a vincere

È di fronte alla prima partita senza domani, RivieraBanca. Sa, il gruppo allenato da Sandro Dell’Agnello, che un altro ko metterebbe fine alla stagione. Il 2-0 di Rieti è inaspettato, per il momento d’oro che stava vivendo Rbr con le otto vittorie consecutive nell’orologio, ma è anche una doppietta frutto di tanti particolari, tecnici e fisici. Piccole cose, dettagli che hanno indirizzato la serie verso la Real Sebastiani. Tutte le considerazioni tecniche, doverose, devono partire da un punto: Rimini ha perso due gare per un totale di cinque punti. Un’inezia.

Palle perse. All’ordine del giorno, il primo particolare tecnico sollevato da Sandro Dell’Agnello nel post gara2 sono le troppe palle perse: 15. Lo stesso numero di quelle di gara1, ma con Rieti che ha visto il dato diminuire da 15 a 5 tra i due match. Normale che una serie di playoff del genere venga sporcata un po’ di più e che il controllo della palla risulti ancora più prezioso, ma di fatto Rimini è passata dal perdere 10.8 palloni nella prima fase (12.9 nell’orologio) ai 15 in ognuna delle prime due gare.

Gli infortuni. Rbr ha qualche difficoltà in più perché due dei migliori trattatori di palla sono a mezzo servizio. Tassinari è rientrato dopo un paio di settimane di stop e fin qui ha fatto registrare, in 36 minuti giocati, zero punti con 0/1 da due e 0/4 da tre, 0 assist e 4 palle perse. Lontanissimo dal suo top. Poi c’è Giovanni Tomassini, alle prese con un problema muscolare e limitato 10 minuti in gara1. "Tom" nella seconda partita ci ha provato, è restato in campo 21 minuti e ha infilato canestri importanti, ma anche lui è lontano dal suo massimo.

La rotazione corta. Con loro a mezzo servizio e con Masciadri out da un pezzo, la rotazione è giocoforza cortissima, con ottavo e nono uomo, Pellegrino e Scarponi, che in gara2 hanno giocato 8 e 6 minuti.

La questione Marks. Le cinque palle perse e il secondo tempo dell’esterno americano in gara2 sono sul banco degli imputati tra i tifosi, che non l’hanno mai sposato del tutto. L’inizio però è stato folgorante, con 13 punti e 2 assist in un primo quarto da sogno. Nel resto della gara, però, solo altri tre punti.

Rieti. Al di là di quanto può fare Rimini, Rieti ha mostrato di avere tante armi. Il contributo di Jazz Johnson, 21 e 24 punti, non è una sorpresa. Quello di Hogue neppure (7 e 16). Quel che colpisce è che il gruppo laziale può trovare punte di diamante diverse in ogni partita. Spanghero (15), Italiano (12) e Piccin (10) nel primo match, Petrovic (12) e Nobile (8) nel secondo. Domani però entra il gioco il fattore Flaminio e RivieraBanca ha un’arma in più. Per provare a rivedersi sabato.

Loriano Zannoni

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