Mario Fermi: "La Serie A2 è la dimensione giusta per la nostra E-Work"

Mario Fermi pianifica il futuro della E-Work in Serie A2, puntando su giovani talenti e sostenibilità economica.

di LUCA DEL FAVERO
16 aprile 2025
Il presidente dell’E-Work, Fermi, saluta il pubblico dopo un match (Tedioli)

Il presidente dell’E-Work, Fermi, saluta il pubblico dopo un match (Tedioli)

"L’idea di fare un passo indietro è fortissima e credo che la serie A2 sia la dimensione giusta per noi". Ad affermarlo è Mario Fermi che, pur avendo ancora negli occhi il campionato da record della sua E-Work, sta pianificando il futuro con grande intelligenza, pensando di rinunciare ad una A1 che sarebbe soltanto dispendiosa, per poter puntare sulle giovani, dando continuità ad un progetto che sta dando ottimi frutti. "La stagione appena terminata è stata inimmaginabile – spiega il presidente – e credo siamo stati un esempio per la pallacanestro femminile di come si possano ottenere risultati con un budget ridotto e spendendo con oculatezza. Il settimo posto è stato fantastico quanto l’ottimo campionato della B Regionale, che disputiamo con l’Under 19, laureatasi campione regionale e arrivata tra le prime sedici d’Italia. Sarà difficile arrivare alle finali nazionali perché affronteremo il Geas Sesto San Giovanni, ma ci proveremo".

Cosa la sta portando a decidere di scendere in A2?

"Buttare via soldi in un campionato come l’A1 dove le prime sei posizioni sono già assegnate e i costi sono altissimi, non credo abbia senso. Penso sia meglio costruire una squadra di giovani che giochi in A2 e farla crescere per essere poi pronta tra qualche anno per salire nella massima serie, presentandosi magari in A1 con un obiettivo più ambizioso della salvezza. Al momento inoltre è stata anche bloccata la riforma dei campionati e a queste condizioni e a questi costi non ritengo sia il caso di disputare l’A1. La parte difficile però arriva adesso, perché dobbiamo chiudere l’annata sportiva e non sarà semplice, avendo tanti pagamenti da saldare".

E se arrivasse un ricco sponsor, cambierebbe idea?

"Continuerei a pensarla alla stessa maniera, perché non si tratta di avere o non avere i soldi, ma di guardare avanti e di voler programmare per garantirsi un futuro. La strada da seguire è puntare sulle giovani e soprattutto farle giocare. Ringrazio intanto gli sponsor storici che hanno già rinnovato per la prossima stagione e stiamo lavorando per trovarne altri (l’accordo E-Work scadrà il 30 giugno, ndr)". Quando deciderà il futuro del Project?

"Entro un mese si deve presentare la domanda di ricollocamento in A2 allegando la documentazione con spiegato il progetto legato ai giovani e poi il Consiglio Federale di giugno lo valuterà. Fosse per me, disputerei una A2 con le ragazze che si stanno facendo valere in B con l’aggiunta di una straniera invece di due e di qualche giocatrice esperta, gettando così le basi per diventare una società di riferimento dove mandare le giovani a formarsi e a crescere". Nel futuro ci sarà ancora Seletti?

"Certo, resterebbe anche in A2 e stiamo già lavorando in vista del prossimo campionato. Ovviamente se dovesse arrivargli un’offerta irrinunciabile, e se la meriterebbe per per quello che ha fatto, sarei io il primo a dirgli di accettarla".

Luca Del Favero

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