Ozzano pronta a scalare la montagna. Cuzzani: "Vendiamo cara la pelle"

Serie B Nazionale La squadra disputerà i playout con il fattore campo avverso: "Per noi non è un problema"

di GIACOMO GELATI -
27 aprile 2024
Ozzano pronta a scalare la montagna. Cuzzani: "Vendiamo cara la pelle"

Ozzano pronta a scalare la montagna. Cuzzani: "Vendiamo cara la pelle"

Il bello e il brutto del basket è quanto rapidamente può cambiare il vento. Al punto che nobiltà e miseria in questo sport confinano in una maniera che può risultare inquietante. È quello che insegna la recente storia dei New Flying Balls del presidente Paolo Cuzzani, capaci di un finale di stagione a dire poco eclatante (tre vittorie consecutive contro Andrea Costa Imola, Ruvo di Puglia e Roseto) e ai quali è bastata l’ultima sconfitta contro Bisceglie per perdere il treno del fattore campo nei prossimi playout di serie B. Scivolati così al terzultimo posto gli ozzanesi troveranno sul loro cammino la Virtus Padova: si inizia in Veneto il 5 e 7 maggio, prima di spostarsi a Ozzano il 10 maggio per gara -3, il 12 per l’eventuale gara-4 e nuovamente in Veneto il 15 per l’eventuale gara-5.

Cuzzani, come vanno le cose dopo lo scorso weekend?

"Diciamo che non siamo propriamente una squadra da fattore campo. Purtroppo queste cose mi rendono basito perché arrivavamo dal derby e altre due vittorie a dire poco insperate e perdere l’ultima ci ha fatto piombare più giù in classifica. Dopo la sconfitta con Bisceglie eravamo tutti arrabbiati".

Non avere la bella in casa non vi turba quindi?

"Ozzano non è Belgrado: non ci sono 15.000 persone. E abbiamo dimostrato che anche fuori possiamo vendere cara la pelle. I ragazzi sono concentrati e tutte le partite fanno una storia a parte. I playout sono una rogna ed è un campionato nel campionato, te li devi giocare con squadre che hanno i tuoi stessi punti e si somigliano".

È preoccupato in vista di Padova?

"Se anche loro hanno quella classifica avranno avuto i nostri stessi problemi. Ma nessuno vuole fare figuracce e dobbiamo andare in campo con l’approccio giusto e una grande intensità: lo abbiamo già dimostrato e possiamo rifarlo. Poi non ho la bacchetta magica, quest’anno è stata una squadra di alti e bassi, ma sono del parere che per salvarsi ci voglia più testa che gambe".

Cosa non è andato quest’anno?

"Se facessimo i campionati con le figurine sarebbe molto facile, ma non è così. Ozzano è una squadra strana e lo sapevamo, perché siamo partiti con un’idea e il campo ci ha detto altro, al di là che qualcuno possa aver speso più di noi. Guardiamo in casa nostra: è mancata un po’ di chimica, da chi porta le borracce a chi guida il pulmino. Ma siamo sereni e ci alleniamo per ottenere la salvezza".

A livello di infermeria state recuperando?

"Abbiamo ancora Alessandro Piazza out, ma abbiamo una settimana di riposo che ci permetterà di recuperarlo per i playout. Quest’anno è andata così e alcune cose hanno preso una strana piega. Mi ricorda la stagione del Covid, quando fra infortuni e assenti abbiamo dovuto tirare fuori il coniglio dal cilindro".

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