Playoff, Magro ravviva le speranze: "Forlì, sto sempre meglio con te"

L’esperto lungo, ultimo arrivato in casa Unieuro, ha fornito due convincenti prove contro Vigevano

di STEFANO BENZONI -
9 maggio 2024
Playoff, Magro ravviva le speranze: "Forlì, sto sempre meglio con te"

Playoff, Magro ravviva le speranze: "Forlì, sto sempre meglio con te"

Missione compiuta, almeno la prima parte. L’Unieuro vince entrambe le gare casalinghe contro Vigevano nella serie dei quarti di finale portandosi quindi avanti 2-0 centrando il primo obiettivo che si era prefissata. Ora, il secondo, sarà quello di vincere una delle sfide nella città della Lomellina, magari partendo da gara3 di domani sera, anche se non sarà affatto facile. Daniele Magro, l’esperto ex Juvi Cremona arrivato a inizio aprile a Forlì, è stato uno dei protagonisti delle prime due sfide dei playoff al Palafiera, imponendo la sua stazza e i suoi centimetri sia in attacco, sia in difesa: "Siamo molto soddisfatti non solo per le due vittorie, ma soprattutto per come sono maturate".

Magro, ci spieghi questi due successi.

"Ok, si tratta di due vittorie che sulla carta erano obbligate, ma niente affatto scontate e le abbiamo ottenute facendo vedere che i nuovi equilibri, costruiti con fatica dopo l’infortunio che ci ha privato di Kadeem Allen, stanno funzionando. Non era facile per una squadra solida come la nostra accettare di cambiare in parte le cose che stavano andando bene e invece ci siamo riusciti e questi due successi regalano positività e fiducia e noi e al nostro staff tecnico, che ha lavorato molto bene".

Lei ha chiuso gara1 con 10 punti e 4 rimbalzi in 16’ e con 12 punti e 9 rimbalzi in 19’ in gara2.

"D’accordo, ma io sono uno che in carriera non ha mai guardato le statistiche e non comincerò a farlo certo ora. Io ho come unico obiettivo il bene della squadra, quindi adesso la vittoria dell’Unieuro".

D’accordo, però sono dati che stanno a significare che il suo inserimento in squadra procede bene, no?

"Sì è vero, ogni giorno le cose vanno sempre meglio, ma questo soprattutto per merito dei miei compagni e dello staff tecnico. Mi stanno tutti aiutando a inserirmi, mi vengo incontro, e io vado incontro a loro. Devo però ancora crescere e migliorare per quello che riguarda certi dettagli difensivi, che riguardano in particolar modo spazi e tempi, e anche in attacco posso e devo ancora fare dei passi avanti".

Sta di fatto che ogni partita la si vede sempre più coinvolto, a suo agio, e il suo rendimento ne è lo specchio.

"Io devo essere pronto per tutte le situazioni che mi si presentano durante una gara e le occasioni che mi procuro sono in larga parte merito dei compagni e del lavoro che fanno".

Se gara1 non ha avuto mai storia, anche in gara2 siete entrati in campo con l’atteggiamento giusto.

"Sapevamo che Vigevano sarebbe stata diversa, come infatti abbiamo visto, ma noi siamo stati bravi a pareggiare la loro grinta e intensità e a lanciar loro il messaggio che noi c’eravamo e che non gli avremmo concesso la possibilità di pareggiare la serie".

Che tipo di allenamento fate il giorno dopo una prova dispendiosa come quella di gara2?

"La chiave è non fermarsi, quindi ci si allena facendo soprattutto scarico e venendo incontro alle esigenze di tutti. C’è chi fa terapie, chi allungamento, chi massaggi, chi tiro da solo, chi con gli assistenti".

Lei è un giocatore solido, capitato in una squadra altrettanto quadrata.

"E lo ha dimostrato reagendo come ha mostrato all’infortunio di Allen. Siamo quadrati e uniti e d’altronde questi sono i playoff dove non ci sono scuse o alibi che tengano. Si va in campo e si dà sempre il massimo senza pensare a chi c’è o a chi non c’è e questo aspetto emotivo e motivazionale è il modo migliore per non sentire l’assenza di Allen".

Domani gara3 a Vigevano. L’Elachem è ancora viva e non sarà facile. Come la vede?

"Vigevano non avrà nulla da perdere e sarà trascinata dal suo caldo pubblico. Noi non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la serie sia quasi finita perché sarebbe imperdonabile. Dovremo essere concentrati solo su di noi senza farci condizionare da fattori esterni e cercare di portarne a casa una. Dovremo essere forti di testa, preparati e freddi, senza perdere mai il controllo delle nostre emozioni perché anche solo un momento di disattenzione potrebbe essere fatale".

Lei ne sa qualcosa, positivamente, però...

"L’anno scorso quando ero a Pistoia, nella serie contro Cantù abbiamo perso le prime due partite in Brianza, poi abbiamo vinto gara3 e gara4 in casa e ribaltato la serie vincendo gara5 in trasferta. Sono i playoff: non è mai finità finché non è finita".

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