Rbr, la sconfitta nel derby brucia: "Pagate care le troppe palle perse"

Masciadri ammette: "C’è parecchio rammarico per come è andata. Dobbiamo rifarci subito con Piacenza"

di LORIANO ZANNONI
21 gennaio 2025
Masciadri ammette: "C’è parecchio rammarico per come è andata. Dobbiamo rifarci subito con Piacenza"

Masciadri ammette: "C’è parecchio rammarico per come è andata. Dobbiamo rifarci subito con Piacenza"

Il giorno dopo è quello della riflessione. Per analizzare e capire cosa abbia portato RivieraBanca a perdere il derby, oltre all’eccellente prova di Forlì. Le palle perse biancorosse, ben 15, hanno rivestito un ruolo fondamentale nell’economia del match, con Rimini ora raggiunta da Udine al primo posto. "È chiaro che c’è parecchio rammarico – commenta Stefano Masciadri –. Avremmo dovuto avere più lucidità nel finale. Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita dall’intensità elevata, con Forlì che è stata brava ad alzare il livello in quel senso. Per noi qualche neo è stato decisivo". E il ragionamento vira subito sulle perse, proprio come rilevato da Sandro Dell’Agnello nel postpartita dell’Unieuro Arena. "15 palle perse sono troppe – ammette ‘Mascio’ –. Nelle ultime due gare eravamo stati bravi in quel senso, viste le 7 perse a Cento e le 7 con Livorno. Con Forlì un po’ meno e le abbiamo pagate care. La causa? Diciamo un 50% tra la buona difesa dei nostri avversari e per colpa nostra. Peccato, perché poi a livello di percentuali di tiro abbiamo fatto anche meglio". Già, perché Forlì ha tirato da due col 44% e RivieraBanca col 50%. Anche da tre il dato è favorevole a Rbr: 29% a 30%.

Va anche detto che Rimini, dopo un primo periodo in cui aveva segnato cinque triple su sette, nei restanti tre ha fatto registrare un gelido 2/16 dalla lunga distanza. In quel primo periodo di grande qualità, è stato importante proprio Masciadri. Per lui 9 punti in pochi minuti e chiusura del match a quota 13 come miglior marcatore riminese. Il tutto con un arsenale offensivo molto più ampio rispetto alla classica tripla. "Sono molto contento che mi siano riuscite cose che non è mia abitudine fare – commenta l’ala biancorossa, che si sta muovendo in campo anche da 3, oltre che da 4 –. Sono pronto a dare tutto. L’assenza dei tifosi? Se togli lo spettacolo e l’atmosfera del tifo, anche dei sani sfottò, tanto vale giocare la partita a porte chiuse. Noi giochiamo anche per quello, per l’atmosfera e l’ambiente. È stato triste non assistere alla sana rivalità tra tifoserie".

Rimini ora è attesa a un periodo decisamente importante. Domenica la sfida con Piacenza, poi doppia trasferta in pochi giorni a Brindisi (il 29 gennaio) e Milano (il 1° febbraio). "Tutti vogliono dimostrare di poter battere la capolista e Piacenza non farà eccezione – avverte Masciadri –. Occhio a considerarli come una semplice ultima in classifica, perché hanno dei buoni valori e i soli 6 punti non rendono merito alle loro qualità. Noi, dopo la sconfitta nel derby, abbiamo tanta voglia di rifarci, vogliamo fare un gran campionato".

Loriano Zannoni

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