Sella, un cammino troppo in salita. Undici partite senza Carlos Delfino
L’argentino fin qui ne ha giocate solo sette e l’assenza di Sperduto ha aggravato tutto. Quando torneranno?
Dopo il cenone e prima della Befana, la Sella prosegue con i preparativi per la trasferta di domenica a Milano in casa dell’Urania, la prima di un 2025 che avrà subito bisogno di una scossa, vista una classifica precaria, resa ancor più preoccupante dall’ultimo ko incassato contro Vigevano. Anno nuovo ma problemi vecchi, almeno per il momento, soprattutto sul fronte infermeria, che resta piena, in attesa di novità riguardanti i lungodegenti Carlos Delfino e Alessandro Sperduto. "Ad inizio gennaio tutti e due faranno dei controlli specifici per capire a che punto sono con il recupero dai rispettivi infortuni e una volta terminati dovremmo avere maggior chiarezza su quali saranno le giuste tempistiche per riaverli in gruppo". Così aveva detto, un paio di settimane fa, il gm biancorosso Renato Nicolai, aggiungendo, "al momento, non abbiamo un’idea precisa, ma non siamo nemmeno in grado di sbilanciarci". Per questo le prime settimane del 2025 potranno essere decisive per il futuro della Benedetto, e non solo per i tre impegni in pochi giorni che vedranno protagonisti sul parquet i ragazzi di Di Paolantonio – Milano prima, poi Rimini domenica 12 e Piacenza mercoledì 15 –, ma anche per il recupero di due pedine fondamentali nello scacchiere della Sella, la cui mancanza, ogni weekend, è da tempo pesante e impattante. Nel dettaglio l’argentino, ai box per un guaio al ginocchio, è fuori dalle rotazioni da due mesi abbondanti: ultima apparizione sul campo a Desio il 27 ottobre, nella sconfitta 85-65 contro Cantù (per lui 12 punti in 26 minuti con 5 palle perse). Poi, le due sfide saltate con Rimini e Brindisi perché tornato in patria per festeggiare assieme agli ex compagni di Nazionale il ventennale del trionfo Olimpico ad Atene, e nessun’altro gettone all’attivo, se non cinque panchine e uno screzio con alcuni tifosi nell’immediato post-gara con Cividale. Risultato? Sono state più le gare saltate (11), che quelle giocate (7): un problema non certo marginale per Di Paolantonio e il suo staff. Così come quello legato a Sperduto, out dalla "maledetta" gara contro Cividale, dove una violenta caduta gli è costata un forte trauma al rachide dorsale, che gli ha fatto chiudere anzi tempo il 2024. Ancora oggi le sue condizioni restano da valutare e anche la società resta cauta sulle potenziali tempistiche di recupero dell’esterno laziale, assente da 5 turni.
Giovanni Poggi
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