Seravalli, un sogno chiamato Armani: "Ferrara e Cento faranno bene"

Il tecnico ferrarese nello staff di Messina: "Organizzazione ai massimi livelli, questo club è storico"

6 settembre 2024
Seravalli, un sogno chiamato Armani: "Ferrara e Cento faranno bene"

Alberto Seravalli durante un allenamento, col giocatore Ousmane Diop

di Mauro Paterlini

FERRARA

Da Caja a Scariolo, passando per Banchi, ed ora Ettore Messina. La scalata del tecnico ferrarese Alberto Seravalli nell’elite della pallacanestro arriva in cima, dopo l’accordo siglato in estate con la pluriscudettata Armani Milano. Alberto, prodotto del vivaio del Basket Club Ferrara, arriva così a 38 anni alla sua terza stagione come assistente di un team di Eurolega, dopo le due annate alla Virtus. L’obiettivo, come sempre, è crescere e mettere un trofeo in bacheca, dopo le ultime finali scudetto perse, sulla sponda felsinea.

"Fa un certo effetto ritrovarsi qui – racconta il tecnico in una pausa tra allenamenti e vide –, se penso a come ho cominciato e alla passione che ho sempre messo, da giocatore, tecnico delle giovanili ed ora qui. Questa è una società nella quale si respirano storia e tradizione, ma al tempo stesso dove si è accolti molto bene e messi nelle condizioni ideali per lavorare".

Milano è la storia del basket. Come ci si sente a farne parte?

"Ho avuto la fortuna in questi anni di lavorare con allenatori importanti e in posti di tradizione, come Varese e Bologna. Chiaro che, nel caso di Milano, basta scorrere la Hall of Fame di tecnici e giocatori che sono stati nell’Olimpia, per capire che il livello è altissimo".

Il primo impatto?

"Sono nello staff di uno dei migliori allenatori italiani di sempre, la cui competenza e organizzazione permette di valorizzare anche noi assistenti. Ci sentiamo coinvolti a 360 gradi e sentiamo grande aspettativa e responsabilità".

Da lontano, ma nemmeno troppo, che idea ti sei fatto del campionato che affronteranno Cento e Ferrara?

"Comincio dalla serie A2, dove col girone unico e meno squadre, il livello si è alzato molto. Vedo piazze molto importanti come Brindisi e Pesaro che sicuramente vorranno risalire, e americani che hanno fatto la serie A1 e le coppe europee, come Pullen, Gabriel, McGee, Allen e Robinson. Insomma, un campionato durissimo, in cui per la Sella Cento sarà fondamentale il ruolo del leader Delfino e l’empatia tra il gruppo italiano e straniero. Non sarà facile, certo, ma in chiave salvezza anche il pubblico, nelle partite in casa, potrà dare una mano".

Ferrara farà un’altra stagione in B Interregionale, dopo aver detto no a un probabilissimo ripescaggio in B1 pochi mesi fa. Sensazioni?

"Questa società nasce con un’impronta basata sulla solidità e la serietà, probabilmente il no al ripescaggio è stata una scelta ponderata per strutturarsi meglio e magari provare a vincere sul campo. La squadra mi sembra abbia colmato i difetti della scorsa stagione, mettendo muscoli e atletismo sotto canestro e talento sul perimetro. Ho visto qualche video di Santiago e mi sembra molto interessante per questa categoria. Infine fatemi rivolgere un in bocca al lupo a Stefano Michelini. Il suo lavoro sul territorio la scorsa stagione ha permesso di riportare tanti giovani e famiglie al palasport, a prescindere dalla categoria".

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