Tante le insidie con la Tezenis. Occhio ai due stranieri e agli ex

Pullen temibile sugli esterni, Cannon sotto le plance. Poi i volti noti Palumbo, Penna e Gazzotti .

di VALERIO RUSTIGNOLI
6 ottobre 2024
Tante le insidie con la Tezenis. Occhio ai due stranieri e agli ex

Gazzotti e Penna in maglia Unieuro nella finale playoff 2023 con la Vanoli. Stasera torneranno da avversari al Palafiera (Salieri)

Dopo il successo casalingo infrasettimanale contro Cento, questa sera alle 20 l’Unieuro torna nuovamente in campo sul parquet del Palafiera per ospitare la Tezenis Verona, in quello che ormai da più di un lustro è un classico delle sfide di alta quota nel campionato di A2. Gli scaligeri, dopo anni di importanti investimenti, hanno scelto quest’anno una linea più bassa, pur potendo contare su un roster dalle ambizioni e dal livello decisamente alti.

Agli ordini del confermatissimo Alessandro Ramagli, alla sua quarta stagione consecutiva sulla panchina gialloblù (la settima in totale), Verona può contare su una coppia di stranieri dall’indiscusso valore: sugli esterni, Jacob Pullen è una certezza e dopo una carriera ai massimi livelli in Europa (Barcellona, Khimki Mosca, Virtus Bologna) si sta confermando a maggior ragione un fattore in seconda serie (20 punti di media nelle prime due gare); sotto le plance, invece, Jalen Cannon ha già dimostrato nelle sue precedenti stagioni italiane (Agrigento, Tortona, Cremona, Udine) di poter essere un giocatore di grande impatto con la sua duttilità e lo ha fin qui ribadito nelle prime uscite (13 punti a gara).

Anche il pacchetto degli italiani della Tezenis è di grande valore, a partire dal passaportato Ethan Esposito, giocatore interno di grande solidità ed energia (13 punti e 5 rimbalzi in 22’ di media), per poi arrivare alla cabina di regia dove si alternano due vecchie conoscenze della pallacanestro forlivese come Lorenzo Penna e Mattia Palumbo, due giocatori poco attaccanti ma dalle spiccate caratteristiche difensive e con la capacità di creare per gli altri.

A completare il quadro degli ex c’è anche Giulio Gazzotti, che dalla panchina porta esperienza e solidità. Oltre a lui, nelle rotazioni veronesi ci sono tre giovani giocatori di notevole impatto: i fratelli d’arte Liam Udom e Vittorio Bartoli, nonché il classe 2004, scuola Treviso, Leonardo Faggian (più di 7 punti di media finora).

Verona è stata finora una delle formazioni più prolifiche in attacco con quasi 84 punti di media realizzati (Forlì ne segna appena 72), grazie anche alle buone percentuali al tiro da 2 (56%): di certo, la protezione dell’area rappresenterà un importante obiettivo per la difesa forlivese.

Contro una formazione così profonda e desiderosa di riscatto dopo la sconfitta casalinga dell’ultimo turno contro l’Urania Milano (71-77), ad Harper e compagni servirà fare un ulteriore step di crescita per conquistare due punti preziosi per la classifica e per il morale, di slancio in vista del prosieguo della stagione.

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