Udine ferita arriva per vincere. Il roster bianconero ai raggi X

L’Rbr al Flaminio affronterà i friulani reduci dal ko contro Forlì: occhio ad Alibegovic e Clark

di LORIANO ZANNONI -
3 febbraio 2024
Udine ferita arriva per vincere. Il roster bianconero ai raggi X

Udine ferita arriva per vincere. Il roster bianconero ai raggi X

C’è Udine al Flaminio e Riviera Banca vuole assolutamente finire il girone di ritorno sulle note giuste. Per affrontare l’orologio da posizione di privilegio e soprattutto per confermare nei fatti il momento positivo. Quattro vittorie negli ultimi cinque incontri per Rbr, che sa di non poter abbassare la guardia perché sul parquet cittadino arriva un top team, pieno di talento e capacità di attaccare in tanti modi. Innanzitutto col tiro da tre. Trieste era quella che tirava più di tutti, Udine è quella che tira meglio (37%).

Soprattutto con tre della sua batteria di esterni, due titolari e il cambio del play. Tutti con grande quantità, oltre che con precisione. In cabina di regia c’è Lorenzo Caroti, che oltre a spararla da oltre l’arco col 39% su oltre 5 tentativi, mette a referto 9.1 punti a gara ed è l’assistman principale dell’Apu (3.5).

La guardia è uno dei due stranieri, l’americano Jason Clark, uno che ne infila 13.9 a serata, da fuori la mette col 42% ed è anche molto bravo ad attaccare il ferro. Il terzo cecchino dalla lunga distanza è il cambio di Caroti, Diego Monaldi. Attenzione a questo giocatore, perché è un "falso" panchinaro: gioca oltre 22 minuti a partita, segna 11.8 punti di media e ha il 44% da tre su un esorbitante numero di tentativi (7.2 a gara). La sua sfuriata della partita d’andata si condensò in un secondo quarto da 16 punti con 4 triple: come dire, non fatelo accendere.

L’ala piccola del quintetto è Mirza Alibegovic, forse il più efficace del lotto spalle a canestro, bravo nel match d’andata nel fare male alla difesa Rbr. Il figlio del grande Teo da fuori ci prende poco (31%) e a rimbalzo il contributo è relativo (2.9), ma è il secondo marcatore di squadra (11.9), un pericolo costante. In ala grande Raphal Gaspardo, un 2.07 che è ottimo atleta, è il quarto in doppia cifra del team (10.2) ed è il miglior rimbalzista (5.8).

Il centro è l’argentino Marcos Delia, uno che ha in saccoccia un palmares ricchissimo con l’albiceleste e che è un’eccellenza a livello di conoscenza del gioco e distribuzione della palla. Non incide come scorer (6.9), ma è importante nei meccanismi di squadra. Assieme a Monaldi, la panchina contribuisce soprattutto con Iris Ikangi e Matteo Da Ros. Il primo è un’ala di 2 metri efficace in difesa e produttivo anche in attacco, il secondo è un 4/5 esperto che sa passare ottimamente ed è complemento utilissimo a un team di alto livello. Il cuore forte della rotazione di Vertemati sono questi otto uomini, a cui il coach concede un minutaggio molto simile, dai 18.8 di Ikangi ai 27.8 di Alibegovic.

Udine con ogni probabilità arriverebbe terza nel girone anche con una sconfitta (è a +2 su Verona e Trieste), ma è reduce dal doloroso ko rimediato in casa contro Forlì e arriva al Flaminio per reagire. Sarà battaglia vera.

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