Un anno di Rinascita. Johnson leader in campo. Anumba imprescindibile

Le pagelle della stagione: il 2024 di coach Dell’Agnello è un capolavoro. Grande meglio dalla panchina, Marks non riesce a infiammare il pubblico . .

12 maggio 2024
Johnson leader in campo. Anumba imprescindibile

Johnson leader in campo. Anumba imprescindibile

Oscillano come il Nasdaq, le pagelle biancorosse per la stagione 2023-2024. Il pessimo inizio e il finale in crescita si riflettono nei voti ai singoli giocatori, su e giù sulle montagne russe per un’annata particolare.

Tassinari 6. È tra quelli che hanno beneficiato di più della cura Dell’Agnello. Ha finito con le pile scariche, ma da quando è partito in quintetto ha saputo ritagliarsi uno spazio importante.

Marks 6,5. Il problema è stato uno: il confronto con Jazz Johnson. Fantasioso, capopopolo e candelotto di dinamite l’ex. Morbido, panterato e con nessuna voglia di vestirsi da idolo delle folle il nuovo americano. Eppure, al netto della copertina, ha prodotto 18 punti di media in regular season, 16 col 44% da tre nell’orologio e 16 nella serie con Rieti. Ma alla fine ha festeggiato Jazz.

Anumba 7. Ha retto il quintetto ed è stato l’unico a generare scosse reali di energia e atletismo. I numeri, 7 punti e 5 rimbalzi, hanno importanza relativa. Il giocatore è in crescita e qualche volta è diventato anche un fattore in attacco. Da 3 e da 4, all’occorrenza. Imprescindibile.

Johnson 7,5. JJ nel 2023-2024 vuol dire Justin Johnson. Fase a orologio stellare (18.4+10.6) dopo una regular season nel complesso meno scintillante (13.9+9.4). Tra i migliori della A2. Deve essere la prima pietra sulla quale poggiare la corsa alla Serie A.

Simioni 6. In preseason ha dominato, a inizio stagione ha faticato e infine si è ripreso. Meno esterno e più lavoratore d’area rispetto ai primi mesi. 7.5 punti in regular season, 8.7 nell’orologio e 9.7 con Rieti con una gara 2 fantastica.

Grande 6. In quintetto ha funzionato a sprazzi, partendo come cambio ha svoltato. Guardia più che play, talento indiscutibile. Ha sfiorato i 10 di media. Clamorosa gara1 a Rieti.

Tomassini 6,5. Alto magistero cestistico, un lusso dalla panchina ma proprietario dei possessi chiave nella gestione Dell’Agnello. Anche lui ha concluso la stagione con problemi fisici.

Masciadri 6. Stagione sfortunata per il capitano che si è fermato due volte, la seconda in via definitiva per distacco della fascia plantare. Serviva soprattutto la salute.

Scarponi 5,5. Lanciato in quintetto, non ha retto l’urto e ha passato settimane, ma anche mesi, in totale sfiducia. Dalla panchina nella seconda parte di campionato, ha funzionato molto raramente. Peccato.

Pellegrino 5,5. È arrivato infortunato e ci ha messo un po’ a riprendersi. Qualche spiraglio nelle ultime settimane. Troppo poco.

Dell’Agnello 9. Subentrato a Ferrari, non arriva a 10 perché lo 0-3 con Rieti, seppur senza sue colpe specifiche, lascia l’amaro in bocca. Il suo 2024 è un capolavoro, va confermato subito.

Loriano Zannoni

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