Una poltrona per due. Fabo e La T Gema, a voi

La fine dei playoff e la rovente estate hanno riacceso la rivalità termale. Due squadre costruite per vincere: chi riporterà la serie A2 in città?.

29 luglio 2024
Una poltrona per due. Fabo e La T Gema, a voi

La fine dei playoff e la rovente estate hanno riacceso la rivalità termale. Due squadre costruite per vincere: chi riporterà la serie A2 in città?.

Per poco più di un mese è sembrato che Montecatini Terme avesse un solo padrone. Dal 12 maggio, giorno dell’eliminazione della Gema Pallacanestro Montecatini al primo turno playoff per mano della Ristopro Fabriano, al 12 giugno 2024 la Fabo Herons Montecatini è rimasta la sola a rappresentare la città delle Terme nella corsa alla Serie A2. Trentuno giorni in cui in città ci si è quasi dimenticati della stracittadina, dei derby e della rivalità fra "aironi" e "leoni" termali per stringersi intorno a coach Federico Barsotti e ai suoi ragazzi e tutto lascia pensare che in caso di promozione il club di Andrea Luchi, già in vantaggio nel computo degli scontri diretti contro i cugini e forte della conquista della Coppa Italia a marzo scorso, avrebbe assunto una posizione definitivamente dominante. Così però non è stato: il ribaltone subito dalla Fabo in gara-5 contro Avellino, con tanto di sfottò dei tifosi Gema (che nel corso dell’ultimo derby si erano dimostrati molto sportivi nel rendere merito al trionfo dei rivali a Roma) al popolo Herons, ha resettato i rapporti di forza e fatto riemergere antichi dissapori.

A rinfocolare la rivalità, poi, ci ha pensato il basket-mercato: pochi e mirati gli innesti operati dalla dirigenza MTVB, la quale però non si è fatta mancare un altro "sgarbo" ai cugini della Gema, strappando loro uno dei migliori giocatori dell’annata scorsa, ovvero Nicola Mastrangelo (foto in basso), passato alla corte di Barsotti e Marchini dopo aver rifiutato il rinnovo proposto dal sodalizio presieduto da Alessandro Lulli. Non si è fatta attendere la risposta ai "leoni" termali, che in questa estate torrida leoni lo sono stati anche in sede di trattative, garantendosi firme importantissime come quelle di Chiarini (foto in alto), D’Alessandro e Toscano, ma anche Bedin e Acunzo, oltre al rinnovo di Passoni a cifre da top player della categoria. Se Lulli e Meini hanno potuto permettersi un mercato da protagonisti è anche perché il colpo più grosso la dirigenza della Pallacanestro Montecatini lo ha piazzato fuori dal campo, "scippando" agli Herons uno dei propri principali partners economici, ovvero La T Tecnica, azienda montecatinese leader nel settore della produzione e commercio di macchine per lavanderie industriali il cui marchio fino a un mese e mezzo fa campeggiava sulle divise dei cugini.

A mettere ulteriore pepe l’ormai più che probabile trasferimento de La T Gema al PalaCarrara di Pistoia, tempio degli storici "nemici" della città delle Terme a livello cestistico: un esilio dettato da cause di forza maggiore e non ancora ufficiale, ma è bastata l’indiscrezione per scatenare i commenti ironici dei tifosi di fede Herons sulla scarsa "termalità" dell’altra metà della Montecatini baskettara. Fra poco la parola passerà al parquet, ambito nel quale i Barsotti boys partono ancora in leggero vantaggio. Dall’altra però c’è una voglia matta di ribaltare le gerarchie e, perché no, di prendersi quel salto di categoria mancato per un soffio dai rivali. La posta in palio è alta, anche perché, inutile girarci intorno, la Montecatini che salirà per prima avrà maggiori chance di dettare le condizioni in caso di un’eventuale futura riunificazione.

Filippo Palazzoni

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