Arbitri milanesi sfrattati

Il Comune si accorda con la Statale. I “fischietti“ devono lasciare il Saini. .

di GIULIO MOLA -
14 ottobre 2023
Arbitri milanesi sfrattati

Arbitri milanesi sfrattati

Arbitri senza pace. Sul campo e non solo. Non bastano le difficoltà nel weekend al cospetto di squadre agguerrite e tifosi focosi. Ora i “fischietti“ lombardi, in particolare quelli milanesi, devono fare i conti con un’altra situazione poco simpatica. Dieci giorni fa, infatti, hanno ricevuto una sorta di preavviso di sfratto dal quartier generale del “Saini“ dove nel 2015 si erano trasferiti sotto la presidenza di Luca Sarsano non senza grandi sacrifici e investimenti dal punto di vista economico. L’accordo di locazione commerciale venne definito con un 9+9, con il primo blocco di concessione in scadenza nella primavera del 2024. Ma nel frattempo (prima delibera datata 2021) il Comune si è accordato con la Statale che lì vorrebbe creare il grande polo sportivo dell’ateneo, e gli arbitri entro fine anno dovranno cercarsi un’altra location. "Situazione paradossale e che ci preoccupa non poco - dice fra l’incredulo e lo sconsolato Jacopo Ceccarelli, presidenze della sezione AIA di Milano -. La data della disdetta comunicataci da Milano Sport è motivata dal subentro dell’Università Statale nel Centro Sportivo. Appena l’abbiamo saputo, lo scorso maggio, abbiamo cominciato a parlare con l’assessorato e in effetti non ci veniva detto che non potevamo restare ma anzi volevano valutare la permanenza. Ma ad oggi non abbiamo certezza di rimanere all’interno del Saini perché la Statale dice solo che il centro resterà chiuso per due anni per lavori del costo di 20 milioni di euro".

Tutto vero. Infatti dal 3 ottobre il centro è chiuso all’utenza, con grandi problemi soprattutto per i nuotatori paralimpici visto che la piscina non può più essere utilizzata dagli stessi. Ma nel processo di ricollocazione delle diverse associazioni e federazioni sportive la situazione più delicata riguarda proprio la Sezione AIA di Milano. "Noi per adesso siamo ancora dentro, con uffici e sale utilizzate per i corsi di formazione, ma la permanenza ci è stata garantita fino al prossimo 31 dicembre - prosegue Ceccarelli -. E andiamo avanti con la prospettiva di trovare i cancelli chiusi dal primo gennaio 2024. Ma noi abbiamo fatto investimenti di 150mila euro per quella palazzina, con l’idea di rimanerci dentro altri 18 anni.... Siamo 450 associati, con età media che si è abbassata dai 24 ai 21 anni, con 118 nuovi fischietti nell’ultimo anno, e questa sede la difenderemo finché potremo". L’alternativa? "Non esiste. L’unica cosa che ci è stata proposta è il centro sportivo Carraro in via dei Missaglia (parzialmente riqualificato dopo una lunga inattività), ma solo fino al termnine della stagione sportiva. Non ci sta bene, vogliamo restare nel complesso di via Corelli, magari disposti a transitare altrove momentaneamente per poi comunque tornare al Saini. Perciò aspettiamo fiduciosi una risposta da parte del Comune".

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