Arezzo, Giovannini fa il pompiere: "Indiani? Non c’è nessuna frattura"

Nelle prossime ore ulteriore confronto, ma l’attenzione resta alta per evitare contraccolpi sul campo

5 ottobre 2023
Arezzo, Giovannini fa il pompiere: "Indiani? Non c’è nessuna frattura"

Arezzo, Giovannini fa il pompiere: "Indiani? Non c’è nessuna frattura"

di Andrea Lorentini

AREZZO

Più che l’eliminazione dalla Coppa Italia o il posticipo di lunedi prossimo contro il Cesena, in casa Arezzo tengono banco le dichiarazioni rilasciate nel post partita di martedì da Paolo Indiani. Il tecnico amaranto tra espressioni verbali, mimiche facciali e pause che hanno fatto più rumore delle parole, ha di fatto bocciato Borra e Kozak e ridimensionato il valore complessivo della rosa, mettendo in buona sostanza in discussione il mercato estivo di Giovannini e Cutolo. Una presa di posizione senza troppi filtri che rischia di avere delle conseguenze nelle gestione dello spogliatoio e nei rapporti interni. "Con Indiani parlerò nelle prossime ore. Lo conoscono da una vita e so che alle volte vive le situazioni con troppa tensione. Martedì è andato sopra le righe e gli spiegherò che serve maggiore tolleranza. Ma di qui a farne un caso ce ne corre". Getta acqua sul fuoco Giovannini. Nel mirino del tecnico di Certaldo sono finiti in particolar modo il portiere arrivato dall’Entella e, sopratutto il centravanti ceco, il nome più altisonante in organico e il fiore all’occhiello della campagna acquisti. Nel merito le considerazioni di Indiani possono essere anche condivisibili: il rendimento di Borra e Kozak è stato fin qui insufficiente tanto che in porta il titolare è Trombini e in attacco Gucci. Entrambi non stanno fornendo le prestazioni attese, ma generalmente da un allenatore ci si aspetterebbe, in pubblico la difesa dei propri giocatori lasciando alle mura dello spogliatoio e ai confronti interni la risoluzione dei problemi. Indiani, a cui l’esperienza non manca e i complimenti nella sua lunga carriera se li è meritati sul campo per le tante vittorie conseguite, non ha mai avuto nella comunicazione il suo forte.

Al di là della presa di posizione sui singoli, l’allenatore ha smentito se stesso quando ha parlato della rosa. Dopo l’Olbia aveva giustificato l’eccesso di turnover dichiarando che tutti erano meritevoli di un posto da titolare, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ha sottolineato che, invece, 22 titolari non ce li ha parlando, esplicitamente, di seconde linee. Un’inversione di marcia repentina. Cosa abbia fatto cambiare idea al tecnico in pochi giorni è difficile saperlo. Al di là dei tempi e dei modi ha, certamente, ha voluto lanciare un messaggio. Probabilmente la verità sta nel mezzo nel senso che questo organico ha dei valori e delle buone individualità, ma anche la necessità di essere rinforzato. Ci sono molti esordienti in C e nei confronti di qualcuno forse si è avuto un eccesso di riconoscenza dopo la vittoria del campionato di serie D. Gennaio, però, è lontano e da qui alla riapertura del mercato c’è bisogno dell’apporto di tutti. Tocca a Giovannini ricucire e fare da pompiere.

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