Arezzo-Indiani, stavolta è finita davvero. L’addio dopo due stagioni da ricordare

Dopo la partenza di Giovannini, ecco la rescissione del contratto col tecnico. Il comunicato del club con le parole del presidente Manzo

di AREZZO -
21 maggio 2024
Arezzo-Indiani, stavolta è finita davvero. L’addio dopo due stagioni da ricordare

Arezzo-Indiani, stavolta è finita davvero. L’addio dopo due stagioni da ricordare

di Luca Amorosi

Paolo Indiani non è più l’allenatore dell’. Dopo Giovannini, se ne va anche l’allenatore che, proprio insieme al direttore, ha rappresentato il fulcro del progetto tecnico avviato nell’estate del 2022. Nonostante il contratto fino a giugno 2025, è arrivata la rescissione consensuale: "Ringraziamo mister Indiani per il lavoro di questi due anni e per i risultati sportivi che insieme abbiamo ottenuto", ha affermato il presidente Manzo tramite il comunicato che sancisce la separazione e, tra le righe, la nomina di Nello Cutolo come direttore sportivo, che ancora non era stata ufficializzata. Proprio Cutolo ha precisato: "Il mio intento era proseguire il percorso con mister Indiani, ma non si sono create le condizioni, soprattutto legate alla durata del contratto". Indiani lascia dunque con uno score invidiabile: la vittoria del campionato di D che ha permesso il ritorno tra i pro e l’ottavo posto con cui il Cavallino ha concluso questo primo anno da neopromosso, centrando una salvezza tranquilla e i playoff. Obiettivi raggiunti e ancora un anno di contratto che non sono bastati per appianare la distanza tra le parti. Ieri l’incontro decisivo, con le strade che si sono separate definitivamente.

L’addio era nell’aria: la sensazione di fondo è che Indiani, senza Giovannini, temesse di restare con le spalle scoperte nei momenti di difficoltà. Dall’altra parte, la proprietà deve aver ritenuto che l’attuale progetto non potesse portare ulteriori miglioramenti e che servisse altro per alzare l’asticella. Con l’uscita di scena anche dell’altro Paolo, insomma, il progetto tecnico che aveva preso corpo appena due anni fa si è già volatilizzato. Ora dovrà nascerne uno nuovo, ambizioso e vincente, per abbreviare il percorso verso quella B ormai lontano ricordo. Questo si aspetta la tifoseria dopo un cambiamento tanto radicale nonostante i risultati ottenuti. La programmazione dovrà partire anche e soprattutto dal suo sostituto: "Sono già al lavoro per individuare la guida tecnica del prossimo anno. Chiederò a chi si siederà in panchina di avere la stessa voglia che ho io di continuare nel percorso di crescita".

Il nome nuovo è quello di Emanuele Troise, che alla scadenza naturale del contratto saluterà Rimini, dove ha centrato la decima posizione ed è arrivato fino al secondo turno dei playoff. Un’esperienza positiva in biancorosso per lui, visto che era subentrato a Raimondi all’ottava giornata con il Rimini ultimo in classifica. Il tecnico napoletano condivide con Cutolo la città natale e la trafila nelle giovanili azzurre. Inoltre, dettaglio da non trascurare, ha già allenato Pattarello nella Primavera del Bologna prima che facesse il salto tra i "grandi". La sua candidatura può essere quindi letta nell’ottica di provare a trattenere il numero dieci, pezzo pregiato del Cavallino quando aprirà ufficialmente il calciomercato. L’altro nome forte è quello di Fabio Caserta, che in C ha vinto due campionati con Juve Stabia e Perugia. Esonerato lo scorso marzo dal Cosenza in B, è inseguito anche dal Crotone. In ribasso, infine, le quotazioni di Dal Canto – nonostante il rapporto di lunga data con Cutolo, di Barilari – cercato anche da Pontedera, Juve Next Gen e appunto Rimini, e Braglia, sul quale non sono emersi sviluppi.

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