Arezzo, ora conta la media salvezza. Ma con la Recanatese è già crocevia

Col Cesena un ko che ci può stare: domenica però l’undici di Indiani non può fallire l’appuntamento

di AREZZO -
11 ottobre 2023
Arezzo, ora conta la media salvezza. Ma con la Recanatese è già crocevia

Arezzo, ora conta la media salvezza. Ma con la Recanatese è già crocevia

di Luca Amorosi

Obiettivi, budget, tasso tecnico e profondità della rosa troppo differenti quelli e Cesena. Il risultato di lunedì sera, che certifica la terza sconfitta stagionale degli amaranto, è lo specchio di tale divario. Lo si sapeva alla vigilia e resta appurato che non è da certe partite che passa il destino del Cavallino. Calma e gesso, dunque, in attesa di affrontare le nostre contendenti dirette, come quella Recanatese che ci attende domenica fuori casa. Peraltro, Indiani non sragiona quando afferma che la prestazione dei suoi è stata buona: l’ ha giocato alla pari con i romagnoli, prima accreditata alla vittoria finale, almeno per un’ora. Pur senza creare nitide palle gol, un aspetto su cui lavorare, gli amaranto hanno tenuto bene il campo, reagendo dopo una fase di pressione dei bianconeri a metà primo tempo e, a differenza di sabato scorso con il Pontedera, hanno approcciato bene anche la ripresa, riuscendo in alcuni frangenti a schiacciare gli ospiti nella propria metà campo. Il gol del vantaggio ospite, propiziato dalla panchina lunga di Toscano, è arrivato nel momento migliore dell’ e l’espulsione scellerata di capitan Settembrini ha fatto il resto, indirizzando inevitabilmente la contesa dalla parte degli ospiti. Il capitano è stato squalificato per una giornata e salterà quindi la trasferta di Recanati. A proposito di scelte arbitrali, anche queste hanno fatto storcere il naso. In un paio di casi, l’arbitro Scarpa ha graziato i romagnoli, non estraendo il cartellino giallo a Varone prima e Adamo poi, rei di interventi al limite del regolamento e già ammoniti. Ma ancor più netto è il rigore non concesso per fallo di mano in area di Bumbu quando il risultato era ancora 0-0.

Nel calcio di oggi, rapido e fisico all’estremo, gli episodi sono sempre più decisivi e all’ sono girati tutti contro. E dinanzi a una corazzata come il Cesena, giunto alla sesta vittoria di fila, pesano ancor di più. Non devono fornire un alibi, ma possono aiutare a non vedere tutto nero. Numeri alla mano, l’ sta rispettando la tabella di marcia, che impone una salvezza possibilmente tranquilla nell’ottica di un programma a medio-lungo termine. Le sconfitte sono venute tutte con squadre (Carrarese, Pescara e Cesena) che ambiscono al vertice e che difatti inseguono la Torres capolista. Occorre dunque proseguire su questa linea senza buttare tutto a mare, cercando di migliorare i difetti più palesi, come la pericolosità offensiva, quasi azzerata lunedì, e la solitudine del centravanti, che va di pari passo. Senza dimenticare i troppi gol subiti, 12 in 7 gare. Per entrambi i problemi potrebbe servire qualche accorgimento tattico, dall’inizio o a gara in corso, o qualche scelta diversa negli interpreti. Compito dello staff tecnico studiare le contromosse.

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