Arezzo, ora mancano le reti degli attaccanti. Ma le scelte di Indiani hanno convinto
Col Pontedera si è vista una squadra corta e compatta. Peccato per il momento-no di Gucci e Pattarello, mai pericolosi
di Luca Amorosi
Che peccato, . Un punto in un campo ostico e storicamente stregato come quello di Pontedera non era da buttare alla vigilia e non lo è neppure ora, ma alla luce della prestazione degli amaranto e dell’andamento della gara, l’intera posta sfuggita di mano lascia più di un rimpianto. I granata continuano a non portare fortuna al Cavallino, che è stato raggiunto solo per uno sfortunato autogol di Donati dentro una sfida che ha controllato per larghi tratti, concedendo le briciole a una compagine reduce da cinque gol segnati nel turno precedente. È mancata semmai, la forza e la convinzione nel finalizzare la mole di gioco espressa, contro una difesa che aveva concesso ben undici reti negli ultimi tre incontri. È il problema che si porta dietro l’ da qualche settimana, tornato a galla dopo un periodo in cui invece i giocatori offensivi avevano trovato una certa costanza realizzativa. Una sola rete segnata nelle ultime tre gare è troppo poco e finisce per condizionare anche le prestazioni convincenti, come quella di venerdì in Valdera. In avvio Indiani ancora una volta aveva sorpreso un po’ tutti schierando contemporaneamente Bianchi e Damiani, avanzando Catanese dietro Gucci e ridando una maglia da titolare a Masetti in difesa e a Settembrini a fare da pendolo tra mediana e reparto offensivo.
Scelte che si erano rivelate azzeccate: la squadra è stata corta e compatta, soffocando gli sbocchi su Delpupo e Ianesi, gli insidiosi trequartisti dei padroni di casa, e conquistando metri di campo che costringevano i granata nella propria metà campo per gran parte del tempo. Il rientro del capitano è stato positivo, così come la prova dei giovani centrocampisti e anche di Masetti e dei terzini, Montini su tutti che ha festeggiato anche il primo gol tra i professionisti. Contro una squadra giovane, insomma, Indiani ha risposto con i giovani: ben sei titolari dal 2001 in poi, che stanno dando buone garanzie o mostrando segnali di graduale miglioramento. Peccato, appunto, aver trovato il gol del vantaggio solo in avvio di ripresa, e non essere riusciti a raddoppiare prima di subire l’episodico gol del pari. Pattarello si è dato un gran da fare, anche in ripiegamento, ma non ha mai centrato lo specchio quando ha provato a concludere, mentre Gucci è in un momento in cui gli riesce meglio il lavoro sporco per la squadra piuttosto che essere al posto giusto al momento giusto per battere a rete.
Da segnalare anche il debutto in amaranto di Ekuban nel finale di gara. Chi non è neanche subentrato, invece, sono Guccione e Gaddini: la loro assenza ha tolto forse un pizzico di pericolosità negli ultimi venti metri, ma gli impegni ravvicinati imponevano anche qualche rotazione per sfruttare l’intera rosa a disposizione.
I due, riposati, potranno infatti tornare utili già dopodomani, quando l’ scenderà di nuovo in campo e ancora in trasferta contro la capolista Cesena. L’ delle ultime due giornate, apparso sì un po’ troppo sterile, ma particolarmente solido - complice anche il rientro di Polvani in difesa, non parte certo battuto.
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