"Brave Centese e Casumaro». Gli Oscar di ’Pippo’ Sabbatani:: "Sant’Agostino top, delusione Masi»

L’ex attaccante per tanti anni nel calcio dilettantistico, ed oggi allenatore, fa le carte alle ferraresi: "Portuense e Comacchiese potevano fare meglio, ma non è facile. Mi spiace molto per Bondeno".

19 maggio 2024
Gli Oscar di ’Pippo’ Sabbatani:: "Sant’Agostino  top, delusione Masi"

Gli Oscar di ’Pippo’ Sabbatani:: "Sant’Agostino top, delusione Masi"

Per Pippo Sabbatani (nella foto) questo è anche e soprattutto il mese del Palio, un evento che lo coinvolge in maniera totalizzante nella contrada di Santa Maria in Vado. Palio a parte, la grande passione di Sabbatani è sempre stata il pallone. È stato un ottimo centravanti, tra i migliori in assoluto nel panorama del calcio ferrarese quando i campionati dilettantistici erano seguiti ogni domenica da centinaia di persone su ogni campo della nostra provincia.

Ora le cose sono cambiate, ma ci sono ancora persone come lui che hanno la testa nel pallone e continuano a seguire con attenzione e passione smisurata tutti i tornei dilettantistici del nostro territorio. ’Superpippo’ quindi si presta volentieri a tracciare un bilancio stagionale del calcio di casa nostra, tra conferme autorevoli, sorprese e delusioni. "Il Sant’Agostino si conferma la società più forte del panorama ferrarese: l’ho incrociato l’anno scorso nella finale della categoria Allievi del torneo Mazza e sta facendo cose eccellenti sia con la prima squadra che nel settore giovanile – spiega –. Restando in Eccellenza, mi dispiace tanto per la retrocessione del Masi Torello, che se la giocava alla grande con un budget nettamente inferiore a quello delle avversarie. Sono contento che abbiano ripreso ’Briegel’ Govoni, con cui avevo lavorato qualche anno fa: sono convinto che vogliano prendersi la rivincita e tornare subito in Eccellenza. In Promozione invece complimenti alla Centese, ma soprattutto sono felice per la salvezza ottenuta dal Casumaro, che quando giocavo era forse la migliore società dilettantistica della provincia.

La Portuense aveva tutto per fare meglio di quello che ha fatto, è stato un vero peccato perché la squadra era forte. Il Mesola ha fatto un bel campionato e la Comacchiese poteva fare meglio, però stiamo parlando di una categoria davvero impegnativa".

Negli ultimi anni Pippo Sabbatani ha allenato in campo giovanile (prima alla Dribbling e poi alla Portuense), ma sogna di tornare in pista nel calcio dei grandi, magari in Prima o Seconda categoria. "Per quanto mi riguarda la notizia più brutta nei dilettanti è la retrocessione in Seconda della Bondenese, una società nella quale ho lasciato il cuore – continua l’avvocato –. Sono felice invece per la salvezza dell’Acli, che per il vivaio che si ritrova dovrebbe stare addirittura in Prima. Il mio futuro? Ho fatto la gavetta nel settore giovanile facendo una bellissima esperienza però adesso mi sento pronto per tornare ad allenare in prima squadra: la Prima o la Seconda sarebbero categorie ideali per rimettermi in gioco. Vediamo quali opportunità si presentano".

Stefano Manfredini

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