Calcio dilettanti: domenica un ’Bulgarelli’ delle grandi occasioni contro il Fly Sant’Antonio. Ai ragazzi di Govoni manca un punto. Centese, una festa attesa da 38 anni. La promozione sul campo manca dal 1986

L’ultima volta fu contro il Fanfulla, sempre nello stadio di casa. Quest’anno è stata una cavalcata.

3 aprile 2024
Centese, una festa attesa da 38 anni. La promozione sul campo manca dal 1986

Centese, una festa attesa da 38 anni. La promozione sul campo manca dal 1986

Domenica 7 aprile, sarà il giorno della grande festa? Se lo aspettano le centinaia di tifosi che riempiranno le tribune del ’Bulgarelli’ per il match tra Centese e Fly Sant’Antonio, per rendere il giusto omaggio ad una squadra che ha fatto tanto divertire ed emozionare.

A quattro giornate alle fine, numeri da record quelli messi a segno dalla squadra del centesissimo mister Briegel Govoni, condottiero ruvido ma efficace, a cui manca solo un pari per festeggiare il salto in Promozione.

Una cavalcata fatta di 26 partite, con 20 vittorie, 3 pareggi e sole 3 sconfitte maturate al rientro dalla sosta, unico periodo dell’ anno in cui la squadra ha accusato un lieve rallentamento. Miglior attacco con 61 segnature, delle quali 43 realizzate dalla miglior triade di attaccanti visti negli ultimi decenni. Pirreca capocannoniere del girone con 19 goal, potenza e senso della posizione, Costantini 13 una conferma assoluta, e il giovane Bonacorsi, devastante ad aggredire la profondità su entrambe le fasce. Ma è stata la vittoria del gruppo. Tutti i giocatori andrebbero citati, dal portierone veterano Alberghini (150 presenze in biancoazzurro per lui ), capitan Cioni, l’amuleto Ficarelli, garanzia di promozioni, il metronomo Perelli, Sassu e Radu a spadroneggiare a centrocampo.

Da stropicciarsi gli occhi i recuperi e le sfuriate del difensore Marco Garetto, giocatore top per la categoria. Ma è stata la vittoria anche di uno staff preparato e competente, in primis il ds Lorenzo Malaguti. Dietro le quinte una società silente ma presente, che ha fatto della discrezione e del rispetto dei ruoli i suoi driver principali: ad ognuno il suo compito, fra oneri e onori, senza sconti.

Ed allora tutti allo stadio il 7 aprile, perché sarà una giornata di

festa a prescindere. Manca un solo punto e si spera di conquistarlo davanti alle centinaia di ragazzini centesi, molti dei quali del settore giovanile, con i loro genitori e le loro famiglie, e tutti gli appassionati.

Ci saranno anche le vecchie glorie, sempre pronte ad incitare con affetto e riconoscenza i loro colori, così come le nuove generazioni di tifosi organizzati, degni successori degli Indians degli anni 80. Sarà una partita di Prima categoria, ma non se ne accorgerà proprio nessuno: nel ricordo di Centese-Fanfulla di 38 anni fa, l’ ultima volta che la Centese vinse un campionato sul campo. Stesso posto, stessi colori, stesse emozioni.

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