Calcio dilettanti: si gioca oggi alle 16 ad Argenta. Consandolo anticipa col Mesola. Pittaluga: "Per noi è una finale»
Tommaso Pittaluga, regista del Mesola, si distingue per la sua precisione e leadership. Con una doppietta e un alto senso di responsabilità, guida la squadra verso la vittoria. Nonostante le difficoltà, dimostra dedizione e passione per il calcio.
Tommaso Pittaluga, regista, gioca davanti alla difesa e smista palloni con rara precisione. E’ l’artefice della vittoria del Mesola contro il Casumaro con una doppietta personale e gli elogi unanimi dei due allenatori, nonchè il leader della formazione mesolana. Ha iniziato a giocare a 6 anni al San Luca e a 10 nelle giovanili della Spal, trascorsi in serie D, oggi trentatreenne, da bancario con modestia afferma: "E’ andato tutto bene, ma siamo un gruppo molto bello ed affiatato, quando la palla gira per il verso giusto tutto riesce bene". Domenica scorsa ha dimostrato l’alto senso di responsabilità come capitano rimanendo in campo nonostante la gomitata che gli aveva creato una ferita al labbro. Ha finito il primo tempo col cotone che si tingeva di rosso nella bocca chiusa, nell’intervallo l’applicazione di cerotti per tenere vicini i due lembi e alla fine della gara 4 punti di sutura al pronto soccorso di Porto Viro. Specialista nelle punizioni di prima, domenica scorsa si è superato quando alla mezz’ora, per le continue proteste del capitano del Casumaro, l’arbitro ha assegnato un fallo tecnico. Praticamente una punizione di prima da quasi 35 metri. Magistrale l’esecuzione, che ha portato la palla ad insaccarsi nel sette dove il portiere non poteva arrivare. Da cinque anni al Mesola, nonostante risieda a Ferrara: "Mi trovo benissimo, una società fantastica la migliore dove sono stato in tutte le componenti. Se non fosse così non verrei da Ferrara a Mesola tante volte la settimana per gli allenamenti oltre la partita. Credo che il giorno in cui ci dovremo lasciare, sarà uno dei più tristi per entrambi". Della prossima partita col Consandolo, anticipo del turno infrasettimanale in programma oggi alle 16 ad Argenta, dice: "Le prossime due gare, per noi, sono come delle finali, vincerle vorrebbe dire arrivare alle ultime tre gare in un’ottima posizione". Mesola che tra l’altro, conta non poche assenze importanti per infortuni. "Siamo un bel gruppo, unito, ed io sono orgoglioso di farne parte, e daremo il massimo, ma la palla – sorride ancora Pittaluga – è sempre rotonda". Il Mesola è una squadra che non cerca mai scuse o motivazioni, ma semplicemente vuole giocare a calcio.
cla. casta.
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