Calcio: l’attaccante del Castiglione del Lago. Bebeto, bomber ovunque: "Ho giocato con Balotelli»

Il bomber senegalese Bebeto Ndiaye, poliglotta e goleador, si fa notare con 14 reti al Castiglione del Lago. Sogna i playoff nonostante la sfida del Ramadan e la lontananza dalla famiglia.

16 marzo 2024
Bebeto, bomber ovunque: "Ho giocato con Balotelli"

Bebeto, bomber ovunque: "Ho giocato con Balotelli"

PERUGIA – Bara Mamadou Ndiaye, professione goleador. Per gli amici Bebeto il giramondo, uno che solo due stagioni fa giocava contro Balotelli in Turchia. Sei paesi in cui si è fatto conoscere a suon di gol, dalla Svizzera al Kosovo, passando per Turchia, Cipro, Ungheria e Italia dove il bomber senegalese classe 1991 è arrivato per la prima volta a 17 anni. "Un procuratore mi ha portato a Teramo". Da lì il via al percorso professionistico dell’attaccante poliglotta, uno che parla correntemente 5 lingue e in campo si fa capire a suon di gol. Sono 14 le reti realizzate finora con la maglia del Castiglione del Lago, vicecapocannoniere del campionato di Eccellenza, alle spalle di Alessandro Rossi dell’Ellera che guida la speciale classifica con 16 centri. "Sarà dura arrivare davanti. Segna sempre". Bebeto è il capitano, l’uomo in più di un Castiglione del Lago partito a fari spenti in estate, con una squadra costruita da zero dal dg Fabrizio Mortolini e dal ds Domenico Sfrappa. Da sorpresa a rivelazione in un battibaleno e adesso il sogno sono i playoff da centrare nelle 5 giornate che restano da qui alla fine. "É dura perché con 10 punti di distacco fra le seconda e la terza, i playoff non si fanno. Ma noi ci proveremo. Non si molla niente". Parola del bomber che non vuole smettere di segnare anche in pieno Ramadan. "Ormai sono abituato. Mi sveglio alle 4,30 di mattina, mangio, poi la giornata vola via bene. Qui non fa neanche caldo, riesco a gestirmi alla grande. Sono abituato fin da piccolo. Un gol alla Nestor? Ci vorrebbe proprio. Se non dovessi segnare, non sarebbe colpa del Ramadan. Quante mogli ho? Una, mi basta e mi avanza. Lei vive in Olanda, appena finisce il campionato mi trasferisco da lei. Vorrei tornare anche in Senegal, a Tivaouane, la mia città natale. Mi manca tanto mio papà, è più di un anno che non lo vedo". In Olanda non ha mai giocato, ti fermi anche dopo l’estate? "Il mio futuro calcistico lo decide Fabrizio Mortolini. Quando c’è il pallone di mezzo, sono più legato a lui che a mia moglie".

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