Calcio Promozione. Il Beverino guarda in alto, con serenità: "Obiettivo salvezza. I playoff? Vedremo»

L'Intercomunale Beverino, guidata da Nicola Carraresi, si trova in testa al campionato di Promozione. L'obiettivo principale è la permanenza nella categoria, ma la squadra punta a diventare una realtà locale. Il successo è dovuto al lavoro di uno staff tecnico di qualità e a un gruppo di giocatori affiatati. Il presidente preferisce parlare poco e lavorare molto, portando con sé l'amore per il calcio da quando giocava nel Tuttocalzature.

27 gennaio 2024
Il Beverino guarda in alto, con serenità: "Obiettivo salvezza. I playoff? Vedremo"

Il Beverino guarda in alto, con serenità: "Obiettivo salvezza. I playoff? Vedremo"

Sarà un caso, ma la salita dell’ Intercomunale Beverino per la prima volta in Promozione, c’è stata nell’imminenza della nomina di Nicola Carraresi (nella foto, livornese classe ’72) alla sua presidenza lo scorso luglio. Al tempo stesso i biancoblù hanno intrapreso un campionato che (tra la sorpresa generale) li ha visti di recente in testa e ora sono in zona playoff.

Resterete nelle zone alte fino alla fine?

"Il nostro obiettivo prioritario resta la permanenza in Promozione. Poi prenderemo ciò che arriva e tutto può accadere in una situazione in cui, dalla prima alla dodicesima, tutte possono aspirare ai playoff. D’altronde non è da sottovalutare che solo 6 punti ci separano dalla zona playout. La classifica è corta. Di certo nel lungo periodo puntiamo a diventare una realtà locale, con tanto di benefici per il territorio a cominciare da Beverino, iniziando dai suoi giovani. Sarebbe una gran soddisfazione per me che sono da 30 anni in Valdivara".

Principali fattori alla base degli ottimi risultati?

"Non così eclatante, ma che qualcosa di straordinario fosse in arrivo, lo sentivo. Anche perché dietro c’è tutto un lavoro di prim’ordine: da uno staff tecnico che va dai tecnici Romano e Parodi al preparatore dei portieri Bordigoni, a un gruppo di ragazzi già da tempo affiatatissimi in squadra, con una dirigenza molto attenta".

E il presidente?

"A me piace parlare poco e lavorare molto. Sono già contento di avere conosciuto tante belle persone. E poi il calcio è sempre il calcio, me lo porto dentro da quando facevo il ’libero’ nel Tuttocalzature, dove c’erano pure gli spezzini Ceccotti e Marrai. Un segno del destino. Anche le esperienze dirigenziali nel Cadimare e nell’allora Valdivara mi hanno lasciato tanto"

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