Canzi difende la squadra: "I giocatori? Incolpevoli"

Il mister del Pontedera non ci sta: "Ingeneroso, stanno dando tutto"

7 dicembre 2023

Ripartire. Non esiste altro verbo dopo il pesante rovescio interno di martedì contro il Pescara. La "manita" (0-5) inflitta dalla scatenata banda di Zeman ai granata deve servire da utile lezione, come ha chiaramente fatto intendere capitan Marcos Espeche a fine gara: "In tutto quello che di negativo è successo in questa partita bisogna trovare quel poco di positivo che c’è, ovvero che partite come questa ci rimettono con i piedi per terra. Forse a livello inconscio la serie di risultati utili infilata può averci portato a pensare che tutto andava liscio, ma poi sconfitte come questa ti spiaccicano in faccia la realtà del campionato. Noi non possiamo prescindere dalla cattiveria agonistica, altrimenti diventiamo una squadra normalissima che farebbe fatica a salvarsi. Se invece giochiamo con la solita tenacia possiamo fare un bel campionato. Adesso bisogna ripartire, e già sabato col Gubbio dobbiamo farci trovare pronti".

Il capitano, che prima di parlare di calcio ha ribadito "la vicinanza della squadra alla famiglia di Andrea Pardini alla quale ci stringiamo attorno in questo momento così difficile", ha invitato a non abbattersi: "Dobbiamo imparare dagli errori commessi, ma senza che questo ci condizioni il resto del campionato. Il Pescara ha meritato perché ha fatto una grande partita e ci ha messo in difficoltà, ma non bisogna buttarsi giù. Anche perché non siamo in una situazione di difficoltà, il percorso è stato molto positivo e abbiamo la fortuna di avere ragazzi che ascoltano, lavorano e hanno voglia di imparare".

L’allenatore Massimiliano Canzi oltre a prendersi tutta la responsabilità per il pesante k.o. ha difeso la sua squadra: "Sono dispiaciuto per i tifosi, dei quali la quasi totalità ci ha sostenuto. Ma da qualcuno che era ai margini della gradinata, e non nel centro dove hanno solo cantato, sono arrivate critiche verso qualche giocatore che non accetto. Se pensiamo di risolvere questa situazione trovando dei cari espiatori vuol dire che non abbiamo capito nulla. Il responsabile della sconfitta sono io, non il portiere per i 5 gol subiti, su nessuno dei quali per altro ha una colpa netta, né ragazzi di 18 anni per una prestazione non andata bene". "Se siamo arrivati fin qui – ha concluso – è perché abbiamo sempre supportato questi ragazzi, ma se iniziamo a criticarli per questa sconfitta, non va bene, è una cosa ingenerosa. Sono ragazzi che hanno dato sangue e continueranno a farlo".

Stefano Lemmi

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