Carpi, una difesa da dieci. I centrali col vizio del gol

I biancorossi raggiungono la cifra tonda delle reti arrivate dalla retroguardia. Emblematica la vittoria ottenuta da mister Serpini nella trasferta di Agliana.

30 marzo 2024
Carpi, una difesa da dieci. I centrali col vizio del gol

Carpi, una difesa da dieci. I centrali col vizio del gol

di Davide Setti

CARPI

Gianluca Zucchini, decisivo con il suo colpo di testa nel 2-1 di Agliana, è il quindicesimo differente giocatore mandato quest’anno in gol dal Carpi capolista, che in vetta a +2 sul Ravenna si prepara a vivere le ultime 5 giornate nella corsa alla Lega Pro. Una cooperativa del gol, che fin qui ha messo insieme 57 reti, con un grande contributo da parte dei difensori. Al ’Bellucci’, dove mai il Carpi aveva vinto, ci hanno pensato i due centrali, il capitano Alessandro Calanca (secondo centro dopo quello un girone fa a Corticella) arrivato a quota 11 reti in 104 gare col Carpi, e Zucchini, che aveva preso il posto a metà primo tempo dell’infortunato Rossini. Sui 57 gol segnati dalla truppa di Serpini ben 10 (record per il girone) portano la firma dei difensori, che col gioco a tuttocampo del tecnico di Castelfranco entrano in modo profondo sia nella fase di costruzione che con gli inserimenti degli esterni. Tre a testa sono i gol dei due terzini destri under, Tcheuna che ha bucato Lentigione, Sant’Angelo e Sammaurese tutte nel girone di andata, e Verza che ha aperto la stagione col Prato, poi ha timbrato col Mezzolara sia all’andata che al ritorno. A quota due reti c’è Calanca, mentre oltre alla rete di Zucchini c’è anche quella di Maini, in gol a Fidenza col Borgo San Donnino prima di infortunarsi sette giorni dopo. Pe capire quanto ha ’spostato’ l’impatto offensivo della difesa basta vedere che il Ravenna, ormai unica rivale del Carpi per la C dopo i crolli di Forlì e San Marino, ne ha segnate la metà coi difensori, 5 in tutto, i 3 dell’esterno Marino e uno a testa per i due centrali Esposito e Magnanini.

Similitudini. Questi numeri porteranno sicuramente alle mente dei più attenti fra i tifosi biancorossi due Carpi che nel passato hanno scritto la storia sfruttando proprio la forza d’urto sottoporta dei propri difensori: quello guidato da De Canio nel 1996-97, che è andato a un passo dalla B, e quello degli Immortali di mister Castori, che nel 20114-15 scrisse la pagina più gloriosa del Carpi conquistando la Serie A. In entrambe le annate la batteria difensiva biancorossa chiuse infatti con 13 reti segnate: nel Carpi di De Canio dominò Materazzi nel girone di andata con 7 reti prima di salutare verso Perugia, poi fu Caruso a timbrare 3 volte, quindi 2 per Sala e uno per Pivotto; nel Carpi "castorizzato" guidava Gagliolo con 5, poi 3 per Romagnoli, 2 a testa Poli e Letizia e uno firmato da Struna.

Dal campo. Ieri ultimo allenamento della settimana sotto gli occhi del patron Lazzaretti che ha fatto gli auguri di Pasqua. Ora tre giorni di riposo e ripresa martedì per preparare la sfida col Progresso del 7 aprile. Martedì svolgerà anche l’ecografia Rossini (problema alla coscia).

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