Cesana, il cacciatore di talenti : "In Africa vedo passione e sacrificio"

Dalla Brianza al Congo per insegnare calcio ai ragazzi. E lunedì la sua squadra sarà al torneo di Viareggio

di ANDREA GRASSANI -
10 febbraio 2024

Da dieci anni è l’uomo che sta costruendo il futuro del calcio in Congo e da lunedì proverà anche a giocarsi il prestigioso Torneo di Viareggio. Lui è Fabrizio Cesana, classe 1963, di Seregno, che dal 2013 vive nella Repubblica del Congo, dopo che il Ministro dello sport gli ha affidato il compito di costruire, da zero, il settore giovanile con un progetto che sta iniziando a dare i suoi frutti. Cesana, dopo una carriera da attaccante in Serie D con le maglie di Caratese, Seregno e Lissone, ha iniziato il suo percorso da allenatore nelle giovanili tra Novedrate e Meda, prima delle esperienze con Vis Nova Giussano, Pro Lissone, Seregno, Caratese, Caronnese e Ponte San Pietro. Dal 2014 è quindi stato chiamato in Congo: "Ho cominciato con l’Under 17 e Under 20 – spiega il tecnico brianzolo – come vice allenatore di Paolo Berrettini e poi dopo qualche tempo mi è stato affidato l’incarico di formare tutte le squadre giovanili che allora non esistevano in Congo".

Il 2016 è l’anno in cui iniziano a sbocciare i primi talenti: "Partecipammo con l’Under 17 alla Coppa d’Africa e ottenemmo un ottimo risultato venendo eliminati ai quarti di finale". La prima esperienza in Italia nel 2019 con la partecipazione al Torneo Quarenghi di San Pellegrino Terme: "Anche in quel caso i risultati andarono oltre le attese e alla fine riuscimmo ad arrivare sesti".

Ora un gran bel banco di prova con la partecipazione di una selezione del Centro Nazionale Brazzaville alla 74esima edizione del Torneo di Viareggio, da molti considerata la Champions League del calcio giovanile "Giocheremo con ragazzi del 2006 e soprattutto del 2007 (quindi sotto età rispetto alle altre formazioni, ndc), ma sarà una bella occasione per loro per confrontarsi con squadre di livello non solo italiane, ma di tutto il Mondo". Infatti l’esordio è previsto per martedì 13 febbraio contro la formazione statunitense Uyss New York in un girone che comprende anche gli ucraini del Rukh e il Torino. Al fianco di Cesana ci sarà anche il team manager Roberto Venturini, ex Sangiuliano City nella delegazione della selezione africana.

Al termine del torneo il rientro in Congo, dove Cesana continuerà a lavorare: "Da dieci anni la mia vita ormai è lì e devo dire che mi trovo molto bene. Il calcio è ancora passione e ci sono situazioni che in Italia sarebbero inconcepibili, come il fatto che alcuni ragazzi si fanno sette o otto chilometri a piedi per venire ad allenarsi". Il sogno di diventare calciatori professionisti passa anche da un progetto che il tecnico italiano sta portando avanti con il pieno sostegno delle istituzioni a cominciare dal ministro dello Sport: "C’è grande sintonia e soprattutto l’obiettivo di puntare molto sui giovani talenti e in particolare su questa squadra Under 17. Ma in generale è un calcio fatto principalmente di passione con i ragazzi che hanno tanta voglia di imparare, apprendere e sacrificarsi".

In questi dieci anni il movimento giovanile in Congo ha fatto grandi passi in avanti: "Siamo riusciti a organizzare i campionati di categoria – conclude Cesana – e a dare un’organizzazione a tutto il settore e soprattutto l’obiettivo è quello di creare una base autoctona per il futuro della Nazionale maggiore. Alcuni giovani hanno trovato squadre in campionati importanti come la Liga spagnola, altri sono finiti in Russia, Ucraina e Kazakistan. E’ un lavoro lungo, ma stiamo raccogliendo i primi frutti".

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