Cesena, vent’anni dopo giovani alla ribalta. Come allora sono sei i protagonisti del vivaio

Nel 2003 furono Bernacci, Biserni, Ceccarelli, Piccoli, Pulzetti e Pozzi. Oggi sono Berti, Shpendi, Francesconi, Giovannini, Pieraccini e David

5 ottobre 2023
Cesena, vent’anni dopo giovani alla ribalta. Come allora sono sei i protagonisti del vivaio

Cesena, vent’anni dopo giovani alla ribalta. Come allora sono sei i protagonisti del vivaio

di Enrico Magnani

Era dalla stagione 2015-2016 che al Cesena non si vedeva tanta abbondanza ‘verde’ in prima squadra. Nella stagione immediatamente successiva all’ultima serie A, il Cesena di Massimo Drago giocò stabilmente con Stefano Sensi, Luca Valzania, Andrea Tabanelli, Nicola Dalmonte e Milan Djuric titolari. Vero, l’attuale punta del Verona e l’ex trequartista del Ravenna allora avevano già 26 anni, ma tutti e 5 questi ragazzi erano cresciuti all’ombra della Curva Mare. Quell’incredibile stagione di serie B vide il Cesena chiudere al 6° posto, frutto di un campionato da assoluto protagonista al Manuzzi (tenendo conto delle sole partite interne, i bianconeri avrebbero concluso al secondo posto: 16 vittorie e due pareggi in 21 partite casalinghe), ma decisamente balbettante fuori casa (solo tre hurrà lontano dal Savio).

La media-punti di questi due Cesena diversissimi sancì la partecipazione ai playoff, col Cavalluccio che finì ko fra le mura amiche contro lo Spezia (2-1 per i liguri, che sbloccarono la partita con un autogol del terzino bianconero Renzetti, poi pareggiato dal rigore chirurgico di Camillo Ciano, e vinsero all’85’ con una rete del difensore spagnolo Sergio Postigo).

Otto anni dopo quella stagione il Cesena si ritrova in una situazione molto simile. Ai nastri di partenza di questa estate infatti erano addirittura sei i giocatori nati e cresciuti col Cavalluccio stampato sul petto. E se qualcuno è più navigato di altri (Berti ha esordito in prima squadra in Coppa Italia nell’agosto del 2021, un mese dopo invece esordì Cristian Shpendi), si parla comunque di giocatori poco più che ventenni. Il centrocampista di Calisese e il gemello stanno trascinando a suon di prestazioni maiuscole questo Cesena, ma ci sono altri quattro compagni, che da quest’anno fanno parte della prima squadra, e che hanno firmato il primo contratto da professionisti: Matteo Francesconi, Alessandro Giovannini, Simone Pieraccini e Antonio David si sono legati al Cesena fino al 30 giugno 2026, firmando un triennale.

Sei giovani provenienti dal vivaio esattamente come vent’anni dopo. Estate 2003, come allenatore viene scelto Fabrizio Castori, e gli viene affidato il compito di far meglio del suo predecessore, Beppe Iachini, che si è fermato alla semifinale playoff l’anno prima. Castori parte con un gruppo relativamente giovane, ma riesce a conquistare prima la Coppa Italia di C e poi la promozione in B a Lumezzane. Ma quella storia, a Cesena, la conoscono pure le sponde del Savio. Quello invece di cui si parla meno è che quella promozione i bianconeri l’ottennero con un gruppo relativamente giovane e, soprattutto, con sei giocatori provenienti dal vivaio.

Di quel gruppo facevano parte ‘l’airone delle Vigne’ Marco Bernacci, che finì la stagione segnando 12 gol, e Roberto Biserni, che con 216 gettoni è al nono posto all-time per presenze in bianconero. Poi Luca Ceccarelli, che concluse con 19 presenze; Ivan Piccoli, 25 presenze anche per lui e Nico Pulzetti, che si affacciò in prima squadra con tre presenze. Infine, il gioiellino di quella stagione: Nicola Pozzi. Parte benissimo e nelle prime 17 presenze segna 4 gol, poi viene notato dal Milan e a gennaio saluta, con la squadra di Berlusconi che lo porta a Milano per 2.5 milioni di euro.

Un gruppo unito, compatto, con un condottiero disposto a tutto per difendere i suoi ragazzi. Allora non c’erano i social, ma se ci fossero stati sicuramente avremmo visto Castori ballare sotto la curva, Ceccarelli pubblicare foto di lui con i compagni con la scritta sotto ‘famiglia’, accompagnata da un cuore, e Bernacci che avrebbe postato ognuna delle sue 12 esultanze, con i compagni che avrebbero commentato sotto, prendendolo affettuosamente in giro. Tutte cose che, in questi giorni, si vedono quotidianamente sui profili di Berti, Ciofi, Shpendi e compagni. Ora non resta fare altro che combattere fino alla fine per lo stesso risultato: la serie B.

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