Ci siamo, il Rimini riparte dall’Arezzo Ma le assenze pesano già al debutto

Squadra ancora non completa quella biancorossa, che stasera parte in campionato dal suo ’Romeo Neri’

di DONATELLA FILIPPI -
1 settembre 2023
Ci siamo, il Rimini riparte dall’Arezzo  Ma le assenze pesano già al debutto

Ci siamo, il Rimini riparte dall’Arezzo Ma le assenze pesano già al debutto

di Donatella Filippi

Ha una squadra non completa, con qualche assenza di troppo, e nemmeno ancora tanto in forma. Ma Gabriel Raimondi quando pensa al suo Rimini del debutto stasera contro l’Arezzo, pensa a una squadra viva. "Che ha voglia di dimostrare – dice subito il nuovo allenatore dei biancorossi – I ragazzi sono entusiasti e questa può essere una vetrina importante per ragazzi che finora non hanno avuto molto la possibilità di giocare". Vero. Perché Raimondi ha quasi le scelte obbligate da assenze e squalifiche. Centrocampo cortissimo... "Giocatori ne abbiamo – cerca di minimizzare l’allenatore argentino – Se mi si chiede se potremmo essere in difficoltà dal 70′ in poi ti dico di sì, a gara in corso. Questo ensando che i ragazzi possano non avere problemi fino al 70′, però lì inizia un’altra partita". Il primo obiettivo del Rimini sarà quello di non pagare a caro prezzo il ritardo che, per ovvie ragioni societarie, i biancorossi si portano addosso in questo inizio di campionato. "So comunque che è un campionato lungo – la prende alla larga Raimondi – che noi siamo ancora leggermente indietro rispetto alle altre squadre. Non ho quel nervosismo di dover dimostrare tutto subito, però dico che noi siamo pronti e dobbiamo cercare di fare del nostro meglio perché non ci sono scuse. Non può essere un alibi per essere partiti leggermente in ritardo. Dimostreremo quello che siamo pronti a fare. Poi con il passare delle giornate miglioreremo. Dobbiamo avere pazienza, io per primo". Poi sull’Arezzo, matricola temibile. "Questo calcio di oggi non è studiare l’avversario – dice – sarebbe presuntuoso. Conosco bene il mister (Indiani, ndr), è stato un mio mister a Pontedera negli ultimi sei mesi di carriera, lo rispetto come persona e a livello professionale. Credo di aver detto con questo tutto quello che so dell’Arezzo". E sul modulo... (in ballo ci sono 4-3-3 e 4-2-3-1). "Ho detto subito che saremmo partiti con una difesa a quattro – prova a nascondersi Raimondi – Poi il triangolo poteva essere invertito. L’ho sempre detto di non essere un maniaco del modulo. Il campionato è lunghissimo, ci sarà da cambiare e da essere pronti e aperti mentalmente per trovare la migliore soluzione per permettere ai ragazzi di dare il meglio". Al fianco di Raimondi, nell’incontro con la stampa della vigilia, siede il vicepresidente Angelo Sanapo. "Devo dire che si avverte in tutti noi un’emozione particolare – dice – E sarà una giornata particolare perché la nostra prima maglia sarà abbinata alla Lilt (la Lega italiana per la lotta contro i tumori). La dirigenza vuole dare un segnale importante: il calcio non deve essere fine a se stesso, ma deve contribuire a far stare bene altre persone".

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