Derby di Coppa Italia, su il sipario. Il Forlì sogna l’impresa a Ravenna

Stasera (20.30) al debutto una sfida già calda. Mister Miramari: "Gara complicata, ma siamo competitivi"

di MARCO LOMBARDI -
1 settembre 2024
Derby di Coppa Italia, su il sipario. Il Forlì sogna l’impresa a Ravenna

Il nuovo tecnico biancorosso Alessandro Miramari (Salieri)

Subito ‘il derby’, questa sì che è libidine. Luci al ‘Benelli’ (ore 20.30) per illuminare la notte di Ravenna-Forlì, big match valevole per il primo turno di Coppa Italia di serie D. Il galletto del nuovo corso targato Alessandro Miramari, già ‘profeta’ del miracolo Corticella, scende nella fossa dei leoni, equipaggiati per dettare il passo e guidati dall’ex Mauro Antonioli, a caccia dell’impresa. ‘Facciamo calcio’, per la gioia di Lele Adani, è l’hashtag biancorosso. E già che ci siamo, facciamo anche risultato.

"Mi aspetto una partita equilibrata e complicata, giacchè incontriamo una squadra attrezzata per il vertice e inserita nel lotto delle candidate alla promozione in serie C. Prevedo una gara maschia, trattandosi di un derby, e mi auguro che il pubblico possa divertirsi a suon di gol. Se poi il Forlì dovesse segnarne qualcuno in più del Ravenna, tanto meglio…", scandisce Miramari. Che aggiunge: "Ci siamo preparati per farne molti e incassarne altrettanti. Così nessuno resterà deluso (ride)". Il tecnico felsineo sottolinea l’importanza dell’impegno odierno ("contavano le amichevoli, figurarsi la Coppa…"), perché "vincere aiuta a vincere", ragion per cui "proveremo a espugnare il ‘Benelli’, consci che sarà molto difficile, ma pronti a giocarci le nostre chance".

A prescindere da quanto sentenzierà il campo, Miramari osserva: "La partita avrà una sua origine e una sua fine: il risultato che ne uscirà non intaccherà il nostro percorso. Sarà una gara tirata e staremo a vedere chi riuscirà ad esprimere la prestazione migliore per portare a casa la vittoria; comunque vada, domenica prossima ci sarà un’altra partita. Di certo noi faremo di tutto per provare ad accedere al turno successivo".

Indisponibile il ‘tulipano nero’ Okitokandjo ("non abbiamo ancora perfezionato il tesseramento"), Miramari si professa comunque "molto soddisfatto della rosa, ampia e qualitativa, a sua disposizione" e afferma che "le assenze sono solo un alibi: a meno che non succeda una ‘strage’, non ci sono i presupposti per aggrapparsi a squalifiche e/o defezioni". Quindi suona la carica: "Andiamo a Ravenna con la formazione migliore, ed è una formazione competitiva". L’abito tattico? "In linea di massima, ci schiereremo con un 4-3-3; poi sarà la partita a suggerirci come occupare gli spazi. Certo, a me piacerebbe adottare un modulo 1-8-1, con otto giocatori che provano a invadere e una punta di riferimento, ma dubito che il Ravenna ce lo consentirà…". Tornando sul valore intrinseco della partita, Miramari chiosa: "Sarà un test importante per capire se siamo già pronti a competere ai massimi livelli". Al ‘Benelli’ fischierà Francesco Palmisano della sezione di Saronno (assistenti Barlocco e Monelli).

Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Mandrelli, Saporetti, Sbardella, Visani; Campagna, Menarini, Gaiola; Farinelli, Petrelli, Macrì.

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