È l’impresa di Lazzaretti: "Ora grandi anche in C"

Carpi Il patron ripercorre la stagione: "Ci ho sempre creduto, anche a dicembre..". Mister Serpini: "Detico questo successo a chi ha tentato di infastidirci".

6 maggio 2024
È l’impresa di Lazzaretti: "Ora grandi anche in C"

È l’impresa di Lazzaretti: "Ora grandi anche in C"

CARPI

Ha le lacrime agli occhi Claudio Lazzaretti mentre con figli e nipoti irrompe sul prato del ’Cabassi’ per farsi portare in trionfo dai suoi giocatori al fischio finale. "È stato un giorno fantastico – spiega il presidente – in uno stadio meraviglioso con un pubblico di altra categoria. Ci prendiamo questa Lega Pro tanto voluta e ora andiamo a giocarcela magari anche da protagonisti, questa città e questa tifoseria lo meritano. Quando sono arrivato 3 anni fa l’obiettivo era salvare il Carpi e riportarlo dove meritava. Ci sono stati momenti difficili, in cui spesso si spara a zero sulle persone ma sono fortunato che ho tanta gente vera che mi vuole bene che mi è stata vicina nelle difficoltà. Il campionato? A dicembre quando eravamo lontani dal Ravenna ai ragazzi ho detto che io ci credevo e che per me erano la squadra più forte. Siamo rimasti calmi senza fare le rivoluzioni che altri anni avrei fatto per voler dimostrare che non lasciavo nulla di intentato e questo ha fatto la differenza. La C la dedico ai miei figli in primis che mi hanno sempre sostenuto, all’amico Aldo Fiori che ha contribuito a far rinascere il Carpi e a tutti quello che mi vogliono bene". Il ds Riccardo Motta è la mente che ha costruito questo Carpi. "Un’emozione incredibile – spiega – che questa gente si merita, siamo riusciti fra mille problemi a portare il Carpi dove merita. Se il 15 gennaio ci avessero detto dopo pari col Borgo che saremmo arrivati a giocarcela all’ultima davanti a 3500 persone io avrei dato emoglobina e plasma in cambio. Una dedica? Alla mia famiglia, al presidente e alla sua famiglia e al mister che è un amico prima di tutto oltre che un grande allenatore. Il futuro? Qui sto benissimo, c’è tempo per parlarne". Cristian Serpini è stato stratega, papà e amico per un gruppo vincente. "Non ho ancora ben capito cosa è accaduto – spiega – abbiamo sofferto tanto, la società ha tenuto botta nei momenti difficili credendo in noi e in uno staff meraviglioso, faccio un plauso a chi gioca meno perché hanno fatto allenare bene tutti. Però noi abbiamo un valore aggiunto che è questo pubblico da Serie A, ci hanno aiutato e spronato nei momenti difficili, abbiamo capito da loro l’attaccamento. Una dedica? Per quelli che hanno cercato di infastidirci e buttare cose spiacevoli su un campionato che ha vinto la squadra migliore". Per Simone Saporetti sono 22 reti. "È il primo campionato vinto – spiega il bomber –, ma vale dieci stagioni: Ho scelto Carpi per la C e ce la siamo meritata perché non abbiamo mai mollato. Per me con 22 gol un’annata fantastica". Per il capitano Alessandro Calanca "questo giorno ci ripaga di tutto, di tre anni difficili, in cui non abbiamo mai mollato con compagni straordinari". Sono 11 i gol di Abdoulaye Sall. "Avevo voglia di rivalsa".

Davide Setti

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