Eccellenza. La furia del Perignano: "Lo stop è una beffa»

La decisione dell'arbitro di rinviare la partita tra Zenith Prato e Fratres Perignano per impraticabilità del campo suscita polemiche. Il direttore sportivo contesta la scelta, sottolineando il disagio economico e la mancanza di chiarezza nelle decisioni arbitrali.

12 marzo 2024
La furia del Perignano: "Lo stop è una beffa"

La furia del Perignano: "Lo stop è una beffa"

La decisione dell’arbitro signor Barbatelli di Macerata di rinviare la partita di Eccellenza fra lo Zenith Prato e i Fratres Perignano per impraticabilità del terreno di gioco del ’Bruno Chiavacci’ non ha trovato tutti concordi, anzi. In particolare la società perignanese, attraverso il suo direttore sportivo Mirko Ragoni, interviene contestando la scelta dell’arbitro: "Oggi abbiamo toccato veramente il fondo – dice il ds rossoblù – e sono fortemente rammaricato di far parte del movimento del calcio dopo i fatti che ho visto e a cui ho assistito in prima persona". "Un’ora prima dell’inizio della partita – spiega Ragoni – l’arbitro ha fatto un giro di campo con i capitani delle due squadre e ha detto che non c’erano le condizioni per poter giocare e se i capitani delle due squadre avessero preso la decisione di giocare lui avrebbe sospeso la partita. Non ha dato il permesso alle due squadre di scaldarsi e alle 14,30 è entrato in campo ripetendo che a suo avviso non c’erano le condizioni per giocare, nonostante che la gente presente fosse invece favorevole".

"Al signor arbitro – aggiunge ancora il direttore sportivo dei Fratres – abbiamo fatto presente anche che, per noi, si trattava di una trasferta impegnativa dal punto di vista economico, una spesa gettata al vento che nessuno ci rimborserà". "Nel frattempo, per altro, è uscito perfino il sole - insiste Ragoni - a riprova che il tempo stava nettamente migliorando. Una decisione affrettata che fa male al calcio e che non aiuta il sistema. Spero che attraverso le nostre parole questi fatti vengano saputi perché noi siamo veramente inermi di fronte a certe decisioni che davvero non è possibile capire. Purtroppo questa situazione ci amareggia davvero molto".

Pietro Mattonai

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