Fermana, mister Mosconi torna a parlare: "Il mio futuro ancora in gialloblu? Chissà"

Se c’è un protagonista del quasi miracolo avvenuto per evitare la retrocessione è il tecnico: "Andrò alla ricerca di un calcio pulito"

18 maggio 2024
Fermana, mister Mosconi torna a parlare: "Il mio futuro ancora in gialloblu? Chissà"

Fermana, mister Mosconi torna a parlare: "Il mio futuro ancora in gialloblu? Chissà"

Se la Fermana si è ritrovata all’ultima giornata di campionato ancora con qualche speranza di salvezza, un bel pezzo di meriti se lo è preso mister Andrea Mosconi. Il miracolo non è riuscito per poco, ma è stato evidente il cambio di marcio con il suo arrivo in panchina. Media punti quasi triplicata rispetto ai predecessori e quelle tre vittorie consecutive avevano ridato speranza al popolo gialloblù. Dopo la retrocessione in Serie D, l’allenatore è tornato a parlato da YouTVRS: "Mi è dispiaciuto per i tifosi che si meritano un altro tipo di calcio. Fermo è una bella piazza con passione, dove il pubblico può fare la differenza. Sono stato orgoglioso di aver allenato qui, prendendo una squadra ultima da sei mesi e provando a fare il miracolo. Il margine d’errore purtroppo era minimo. Ad ogni nostra vittoria vedevo gente piangere, capivo che eravamo sulla strada giusta". La sconfitta contro la Juventus Next Gen tagliò le gambe alla Fermana proprio quando il miracolo appariva fattibile: "Fu una mazzata. Non credo fosse un problema di pressione mentale dovuto al fatto che il destino era tornato nelle nostre mani. I miei cambi contestati? Soffrivamo molto a metà campo, anche dopo il pari di Sorrentino a fine primo tempo concedemmo subito due occasioni da gol. Così decisi di togliere Paponi e alzare Giandonato, che fino al venerdì si era allenato poco. Non potevo immaginare che si sarebbe fatto male Sorrentino". L’ultima partita contro il Pescara fu solo l’ultimo canto del cigno: "Non la calcolerei. Non avevamo più leggerezza e spontaneità. Siamo arrivati poco lucidi, avevamo fretta e cuore in gola. Ma ai ragazzi non posso rimproverare nulla". Parole al miele anche per la società: "Si è comportata bene con me, il ds Andreatini che mi ha scelto era sempre presente e dopo le partite mi rapportavo con Gianfilippo Simoni. Avevo stralciato un contratto a Campobasso perdendo tanti soldi perchè ci credevo nonostante non ci fosse tanto tempo, io sono un tecnico da campo e non un diplomatico". Ora il mister pensa al suo futuro professionale: "Un futuro alla Fermana? Chissà. Per esperienza dico che l’anno post retrocessione si porta dietro strascichi, bisognerà riconquistare l’ambiente con l’atteggiamento giusto. Andrò alla ricerca di un calcio pulito e di condivisione. Voglio lavorare per star bene e far crescere i giovani. Non faccio una questione di categoria, anche se ho ricevuto telefonate da squadre di Lega Pro che mi hanno inorgoglito. Vorrei un ambiente familiare, dove io sia ben accetto. Parlando in generale, non sono un ansioso e non mi butterò allo sbaraglio".

Filippo Rocchi

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