Follonica Gavorrano, parla Balloni. "Siamo un po’ stanchi. Ma il pareggio è giusto»

Il Follonica Gavorrano deluso dai due punti nelle ultime tre partite, critica l'arbitraggio nel pareggio con lo Sporting Trestina. Il presidente Balloni lamenta l'espulsione di Pignat e un calcio piazzato non concesso. La squadra cerca di ritrovare la forma dopo il filotto di vittorie.

16 aprile 2024
"Siamo un po’ stanchi. Ma il pareggio è giusto"

"Siamo un po’ stanchi. Ma il pareggio è giusto"

Due punti nelle ultime tre partite. Aprile non sorride finora al Follonica Gavorrano, adesso staccato di tre punti dalla Pianese. La formazione di Masi ha pareggiato domenica in casa con lo Sporting Trestina. Un pari che ha visto la squadra un po’ giù di corda, ma anche – secondo il presidente Balloni – un arbitro non all’altezza. Sia per l’espulsione diretta di Pignat, reo di aver commesso sì un fallo tattico, ma forse un po’ troppo "ruvido", sia per non aver concesso un ultimo calcio piazzato agli ospiti a tempo scaduto. Fischietto che è stato criticato anche dalla formazione umbra dello Sporting Trestina. "Siamo un po’ stanchi, ma il pareggio era giusto, se non che l’arbitraggio ha messo in condizione il Trestina – ha detto a fine incontro il presidente dei minerari -l’espulsione di Pignat è stata inopportuna. Ci sono stati tanti tempi morti. Non siamo contenti, volevamo la vittoria". Minerari reduci da due pari ed un ko nell’ultimo periodo dopo il filotto di cinque vittorie di fila. "La squadra ha perso se stessa – ha aggiunto Balloni – siamo reduci da due punti in tre partite. Qualcosa è cambiato. In campo ce la mettiamo tutta, ma l’arbitro ha fatto di tutto per non farci giocare. Sono cose che capitano. Le prossime tre partite speriamo di giocarle al massimo provando a vincere. Ogni squadra fa la propria partita, noi non stiamo benissimo. Qualcuno è stanco, si pecca di lucidità, ma questo è il nostro momento".

Arbitraggio nel mirino dei minerari ma anche dei bianconeri, visto come all’ultimo minuto di recupero Tascini si involava nella metacampo maremmana e veniva messo giù da Dierna, fuori o dentro l’area non importa un granché perché in tale circostanza il direttore di gara fischiava il netto fallo del difensore locale ammonendolo, poi inspiegabilmente fischiava la fine della gara senza far battere né la punizione né il rigore qualora il fallo fosse avvenuto dentro l’area.

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