Forlì, Antonioli riparte di slancio: "Non molliamo, ma ora serve di più"

Il mister dopo la sosta, in vista dell’Imolese: "Le ultime prove, non solo a causa nostra, non sono bastate"

di MARCO LOMBARDI -
13 febbraio 2024
Forlì, Antonioli riparte di slancio: "Non molliamo, ma ora serve di più"

Forlì, Antonioli riparte di slancio: "Non molliamo, ma ora serve di più"

Mister Mauro Antonioli, la sosta è servita al Forlì per ricaricare le batterie?

"Non dobbiamo mai scaricarle. Diciamo che è servita per intensificare i carichi di lavoro in vista del rush finale e recuperare qualche infortunato, per poi cercare di invertire il trend sfavorevole. Sì, perché lungi dall’essere fatalisti, ultimamente ci è girato tutto male, anche a causa di errori arbitrali".

Che vi hanno pesantemente danneggiato.

"Non cerco alibi, ma abbiamo pagato dazio a sviste che ci sono costate 3 punti; mi riferisco al rigore inesistente che ci ha condannato al ko col Sangiuliano e al pareggio del Borgo San Donnino viziato da un fuorigioco attivo. Decisioni che condizionano le partite ad alti livelli, figuriamoci in D. Il problema è che poi vieni giudicato in base ai risultati... Siamo feriti".

Appurato che domenica si giocherà, non avendo l’Imolese elementi nella Rappresentativa di D al ‘Viareggio’, ma una propria squadra, come procede la preparazione?

"Bene, nonostante le defezioni. Non avremo infatti gli squalificati Gaiola, giocatore non facile da rimpiazzare, e Maggioli, mentre altri devono recuperare. Siamo un po’ in emergenza, ma chi giocherà sarà pronto".

Con l’Imolese, di cui lei è un ex, arrivò in Coppa Italia il primo stop della sua gestione.

"Quelle sono partite particolari, in cui si tende a fare turnover. Ad ogni modo l’Imolese in quel caso s’è meritata i complimenti. Sono più rammaricato per l’1-1 all’andata, quando avevamo in pugno la gara. Detto ciò, loro hanno una squadra giovane e molto interessante. Dovremo dare qualcosa in più perché ultimamente quanto fatto non è bastato per vincere".

A che punto è l’inserimento dei nuovi?

"Purtroppo è stato rallentato dalle condizioni fisiche e atletiche: Ballardini ha accusato un risentimento muscolare e Rosso è arrivato con un infortunio che si sta trascinando".

Lei ha dichiarato che in questa fase i margini di errore, per chi rincorre, sono molto ridotti. E dopo Fidenza?

"Lo sono di più. Ma non molliamo perché siamo vivi e convinti di poter dire ancora la nostra. Dobbiamo solo essere più cinici per capitalizzare il volume di occasioni che creiamo. Ai ragazzi, comunque, ho detto di non guardare la classifica, almeno fino al derby col Ravenna".

C’è il rischio che la squadra, sfumasse il primo posto, si afflosci? L’anno scorso fu così.

"No, non lo permetterò. Lottare per la promozione originariamente non era nei piani, ma siamo in ballo e ce la giocheremo fino in fondo. Fermo restando che centrare i playoff sarebbe un obiettivo già importante, dato che il Forlì non li raggiunge da un po’. Oltretutto vincendoli potrebbero aprirsi spiragli insperati perché questa piazza ha storia, blasone, bacino d’utenza notevole e uno stadio vero. A Reggio arrivammo secondi e fummo ripescati in C...".

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