Forlì, i rimpianti e la fiducia di Calì: "A Lodi che gara, meritavamo noi"
L’attaccante esterno: "Se avessimo chiuso i primi 45’ avanti di 3 gol non ci sarebbe stato niente da ridire"
È un pareggio al fiele quello còlto dal Forlì domenica a Lodi contro il Fanfulla. Lo dice Christian Calì, tra i più positivi alla ‘Dossenina’, crucciandosi per le plurime occasioni dilapidate dai biancorossi ma, contestualmente, trovando conforto nella prestazione al cospetto della squadra più in forma del girone.
Calì, un altro pareggio in trasferta che vi sta stretto.
"Se avessimo chiuso il primo tempo avanti di tre gol non ci sarebbe stato nulla da ridire, purtroppo non siamo riusciti a finalizzare. Resta, però, una grande partita contro un Fanfulla tosto, su un campo difficile e pesante per la pioggia".
Sul piano personale ha qualcosa da rimproverarsi?
"Credo di aver giocato un’ottima partita, anche se in un paio di occasioni avrei dovuto, e potuto, fare meglio".
Cosa manca alla squadra, rullo compressore in casa, per cambiare marcia anche fuori?
"Niente. Il calcio è questo: a volte vinci, magari senza meritare. Comunque noi siamo forti e completi in tutti i reparti: gli 8 risultati utili consecutivi sono lì a testimoniarlo".
Appunto. La continuità nel calcio paga sempre.
"È fondamentale per il morale e la classifica. A Lodi si sono affrontate due squadre forti, meglio noi ma anche il Fanfulla sta facendo grandi cose".
Quali i meriti di mister Antonioli nella rinascita del Forlì?
"È cambiata la mentalità, ora siamo più compatti. Il mister ci ha trasmesso tranquillità, cura gli allenamenti nei minimi dettagli e impone le sue idee ma ci lascia anche liberi di esprimerci".
Come vive la nutrita concorrenza nel reparto offensivo?
"La ritengo un valore aggiunto, specie nel contesto di una squadra che ha ambizioni di vittoria. La concorrenza è stimolante, perché induce a lavorare di più per guadagnarti il posto. Davanti abbiamo tre prime punte interscambiabili. Che non hanno nulla da invidiarsi. Io, invece, sono l’unico over negli esterni".
In classifica nella parte alta c’è un groviglio di squadre, Forlì compreso.
"Manca l’ammazzacampionato, ma tante squadre stanno facendo bene. Credo che da qui a Natale si deciderà chi è davvero competitivo per arrivare in fondo. Noi e il Ravenna, a mio parere, abbiamo qualcosa in più della altre, però la superiorità va dimostrata in campo".
Esclude una rimonta di chi, attualmente, è attardato?
"Alle nostre spalle ci sono ottime squadre infarcite di giocatori importanti, penso a Carpi, Pistoiese e Aglianese, ma i campionati non si vincono con le ‘figurine’, bensì col gruppo, lo spirito di squadra e la mentalità; fattori che a noi non mancano".
Prossimo impegno, domenica, in casa col Corticella, rivale parecchio scorbutica.
"Nessuna partita è facile. Al ‘Morgagni’, però, si respira un’aria diversa, che ha il potere di trasmetterci energia e anche un po’ di responsabilità. Detto questo, il Corticella è un avversario di valore, ma noi vogliamo vincere".
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