Forlì, il cuore del ‘duro’ Maggioli: "Stiamo sognando a occhi aperti"

Il centrale ha segnato e sfiorato altre due reti: "Dobbiamo capitalizzare di più". A Corticella anticipo al sabato

di MARCO LOMBARDI -
19 marzo 2024
Forlì, il cuore del ‘duro’ Maggioli: "Stiamo sognando a occhi aperti"

Forlì, il cuore del ‘duro’ Maggioli: "Stiamo sognando a occhi aperti"

Tutti ad aspettare il tridente delle meraviglie (Gre-Bo-Me; alias Greselin, Bonandi e Merlonghi) e invece, eccezionalmente per il popolo biancorosso, a vestire i panni del ‘matador’ ci ha pensato Gianluca Clemente Maggioli. Sì, l’arcigno centrale difensivo italo-venezuelano, che in stagione è già finito dieci volte nell’elenco dei ‘cattivi’, ha disarcionato il Fanfulla, domenica, nella disfida del ‘Morgagni’. Una prestazione faraonica, la sua, sublimata dal gol decisivo.

"Già prima di segnare ci ero andato vicino due volte, di testa e in scivolata, poi al terzo tentativo ho fatto centro anticipando tutti", ricostruisce Maggioli. Che ha portato a tre gli acuti stagionale; in precedenza infatti aveva timbrato a Certaldo e in Coppa Italia contro lo United Riccione. "Al di là della soddisfazione personale – prosegue l’ex Sammaurese – è importante che il gol sia servito per portare a casa i tre punti. Diversamente sarebbe stato poco utile". Sulla partita: "Abbiamo iniziato bene, creando numerose occasioni da rete che, purtroppo, non siamo riusciti a capitalizzare. Certo, sarebbe stato bello dopo 15’ trovarsi in vantaggio di 2-3 lunghezze, però in un modo o nell’altro il gol è venuto, e con questo la vittoria. Bisogna migliorare, non c’è dubbio".

Infilati in tasca i tre punti, il Forlì guarda avanti senza curarsi troppo delle dirette concorrenti nella volata per la serie C: "La nostra forza – spiega Maggioli – è quella di non guardare alle altre. Francamente non ci interessa chi è più forte o meno: ogni domenica giochiamo per fare risultato, poi è ovvio che siamo lì e ci crediamo. Stiamo sognando ad occhi aperti". Nonostante un esercito di infortunati: "Siamo costretti a convivere con tante assenze, alle quali però ovviamo grazie al mister che prepara bene le partite e alla concentrazione di chi scende in campo, compresi quelli che magari restano fuori qualche turno ma all’evenienza si fanno sempre trovare pronti".

Quanto al ‘giallo’ finale, il plateale mani galeotto in area forlivese di Rosso, al 95’, sul quale l’arbitro ha sorvolato e fischiato la fine della partita, scatenando le vibranti proteste di tutti i giocatori ospiti, Maggioli sostanzialmente sposa la linea del compianto Vujadin Boskov, secondo cui "rigore è quando arbitro fischia", ma non può esimersi dall’ammettere che "il fallo di mano c’è stato. È inutile nasconderlo. Ci sono le immagini". E chiosa: "Sono episodi che, innegabilmente, condizionano le partite. Altre volte siamo stati penalizzati noi. In questo caso magari l’arbitro non ha visto oppure non se l’è sentita di concedere un rigore a tempo scaduto: mi spiace per loro. È andata così".

Nel mentre, in previsione del turno infrasettimanale del 28 marzo (Forlì-Lentigione), è stata anticipata a sabato prossimo la 28ª gara di campionato che vedrà il Forlì fare visita al Corticella (ore 14.30).

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