Forlì, Merlonghi rilancia: "Riprovarci? Basta poco"

Il cannoniere dei biancorossi: "Qui sto bene, non ho motivi per andar via. C’è un bel gruppo, per fare il salto di qualità manca solo qualcosa".

di MARCO LOMBARDI -
17 maggio 2024
Forlì, Merlonghi rilancia: "Riprovarci? Basta poco"

Forlì, Merlonghi rilancia: "Riprovarci? Basta poco"

L’uomo è avveduto e di poche parole. Trentasei primavere proprio oggi, Mario Merlonghi, bomber del Forlì, fa da ponte tra passato recente e futuro prossimo: fatica a scrollarsi di dosso l’amarezza per i playoff sfumati, ma tiene la barra dritta e indica la via da percorrere per ritentare l’assalto alla serie C.

Merlonghi, quanta rabbia fa conquistare i playoff sul campo e poi ritrovarsi solo spettatori?

"Di amarezza ce n’è tanta. Avevamo raggiunto l’obiettivo sul campo. Meritatamente. Purtroppo dobbiamo accettare un verdetto figlio di vicende che nulla hanno a che spartire col calcio giocato".

Chi vincerà la finale tra Ravenna e Corticella?

"Il Ravenna. È molto più attrezzato...".

Pende ancora il ricorso del Forlì al Collegio di Garanzia del Coni, ma con i playoff iniziati le speranze di riscrivere la classifica sono remote. Ci credete ancora?

"La società sta facendo di tutto per far valere i nostri diritti nelle sedi opportune. Non ci resta che attendere. E intanto continuiamo ad allenarci".

Quattordici gol e 7 assist: per lei una stagione coi fiocchi.

"Sì, a livello personale mi ritengo soddisfatto. Certo, avrei potuto fare ancora meglio, ma non posso lamentarmi".

La rete che le ha dato più soddisfazione?

"Quella in semirovesciata che ha sbloccato la gara vinta 3-0 in casa col Borgo San Donnino".

Qual è stato l’apice della stagione biancorossa?

"Quando siamo stati al comando della classifica, sia pure per una sola settimana, insieme al Ravenna".

E invece il momento più delicato?

"È iniziato con il tonfo di Corticella e proseguito con le sconfitte rimediate al ‘Morgagni’ contro il Lentigione e al ‘Benelli’ col Ravenna".

Con Bonandi, suo partner d’attacco e gemello del gol, a mezzo servizio, quanto ha perso il Forlì?

"È chiaro che la sua assenza si è fatta sentire parecchio. Oltre ad essere un amico, è un giocatore di indiscutibile valore. Sarebbe stato importantissimo per noi poter godere appieno delle sue giocate, soprattutto nel momento decisivo della stagione".

Lei resterà a Forlì?

"In teoria sì, avendo un altro anno di contratto. Qui sto bene e non vedo motivi per andarmene...".

Questa rosa ha bisogno solo di qualche ritocchino o piuttosto necessita del bisturi per alzare l’asticella?

"Di sicuro c’è bisogno di gente esperta, specialisti della categoria che sanno come si fa a vincere il campionato. Vero è che siamo un bel gruppo, coeso e di giocatori bravi, però il campo ha detto che manca qualcosa per fare il salto di qualità. Ad ogni modo si tratta di valutazioni che competono alla società".

Infine, un ultimo argomento, visto quanto accaduto anche al Morgagni. Bastano i Daspo per estirpare la piaga del razzismo dal calcio?

"Sono il minimo. Servirebbero anche multe salatissime per gli autori di comportamenti così deplorevoli".

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