Forlì, nuovo assalto al vertice: "Gara durissima, ma ci siamo"

Al Morgagni alle 14.30 il temibile Fanfulla, mister Atonioli: "Molte le assenze, ma il gruppo è la nostra forza"

di MARCO LOMBARDI -
17 marzo 2024
Forlì, nuovo assalto al vertice: "Gara durissima, ma ci siamo"

Forlì, nuovo assalto al vertice: "Gara durissima, ma ci siamo"

Elmetto, lancia e corazza per azzuffarsi col Fanfulla (da Lodi) nella disfida del ‘Morgagni’ (ore 14.30) e dare una spallata al ‘campo largo’, contestualmente auspicando che sulla ruota di Carpi – al ‘Cabassi’ arriva la capolista Ravenna – esca il segno X. Un audace piano di battaglia, un tetris faraonico che avrebbe l’effetto di riportare il Galletto in vetta alla classifica, sia pure in coabitazione con la cuginanza giallorossa. Prima però c’è un Guerriero da disarmare.

"Siamo attesi da una partita difficilissima contro un avversario che ha conquistato in trasferta la bellezza di 25 punti, sui 38 complessivamente totalizzati. Quello che fa clamore, però, è il rendimento del Fanfulla con le squadre di vertice, in quanto ha vinto a Carpi, Ravenna e in casa del Lentigione e pareggiato sul campo del Corticella e del Victor San Marino. Già questo basta a capire quanto sia complicato l’incrocio odierno. Certo, affrontiamo una squadra indecifrabile, ma non dal punto di vista del gioco perché comunque ha una fisionomia ben delineata", scandisce Antonioli. Che insiste: "Guai a pensare che la giornata sia favorevole perché c’è lo scontro diretto Carpi-Ravenna, pure il nostro, appunto, è un impegno insidiosissimo".

A maggior ragione in virtù del fatto che i lodigiani giocheranno senza assilli di classifica, liberi da pressioni, forti di un rassicurante nono posto che, sì, non autorizza voli pindarici (-9 dai playoff) epperò li pone al riparo dalle angosce playout (+7). "A livello di classifica il Fanfulla non ha più molto da chiedere e quindi, perlomeno in teoria, non dovrebbe scendere in campo col coltello tra i denti. E invece – preconizza Antonioli – io credo che verrà qui per fare risultato, perché ha un allenatore che sa tenere la squadra sul pezzo; ne abbiamo avuto dimostrazione all’andata".

Capitolo formazione: sarà un Forlì decimato dalle assenze quello chiamato a risolvere l’enigma bianconero; l’uomo di Milano se ne duole, ma non cerca alibi ("non avremo Rossi, Prestianni e Gaiola, quest’ultimo uscito malconcio da Sant’Angelo Lodigiano, oltre a Drudi, Masini e Barbatosta, che si è infortunato giovedì in allenamento") e ostenta fiducia: "La nostra forza è il gruppo, per cui chi andrà in campo, ne sono certo, farà il proprio dovere". Praticamente certo il ritorno alla difesa a tre (scalpita ‘babbo’ Checchi), con il conseguente avanzamento di Visani nella linea dei centrocampisti, dove si ricomporrà il ticket dei centrali Ballardini-Lolli. Mentre Rosso (ballottaggio con Bonandi) e Greselin (intoccabile) giostreranno alle spalle dell’unica punta Merlonghi. Dirigerà l’incontro Carlo Palumbo della sezione di Bari, coadiuvato dagli assistenti Marco Tuccillo di Pinerolo e Lorenzo Gatto di Collegno.

Il probabile 11 (3-4-2-1): Pezzolato; Tafa, Checchi, Maggioli; Pecci, Lolli, Ballardini, Visani; Rosso, Greselin; Merlonghi.

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