Giana, pomeriggio da favola. Franzoni stende il Padova

Doppietta per il centrocampista biancazzurro e zona playoff più solida. I veneti non perdevano da dieci partite. Chiappella torna alla difesa a tre.

11 marzo 2024
Giana, pomeriggio da favola. Franzoni stende il Padova

Giana, pomeriggio da favola. Franzoni stende il Padova

di Luca Mignani

GORGONZOLA (Milano)

Colpaccio Giana: uno-due alla corazzata Padova che non perdeva da dieci partite e che saluta così il sogno primo posto (-9). I biancazzurri consolidano il piazzamento playoff (e soprattutto tengono ben lontani i playout) portando la serie positiva a cinque gare consecutive (tre vittorie, terza sfida di fila senza subire reti). Tre cambi per Chiappella rispetto allo 0-0 con la Pro Sesto: in difesa torna Ferrante dopo la squalifica, così come Lamesta in corsia. Al centro, invece, fuori Ballabio e dentro Pinto. Confermati sia Piazza che Verde. È lo schieramento tattico, però, a sorprendere: niente 4-2-3-1, torna la difesa a tre di inizio stagione in fase di non possesso. Padova invece, alla quinta partita in 15 giorni (complice la Coppa Italia, dove ha centrato la finale), opta per un robusto turnover: cinque undicesimi variati rispetto all’1-1 nel derby col Vicenza. Primo squillo biancazzurro al terzo minuto: punizione malandrina di Lamesta che sfiora l’incrocio. Giana aggressiva, capace di “francobollare” gli avversari fin da subito cercando si sporcare la manovra sul nascere. Funziona fino al decimo, quando una serie di passaggi manda al cross Palombi: Delli Carri, solo e da buona posizione, incorna a lato. Padova più manovriero, mentre la squadra di Chiappella fa girare palla in difesa e, appena si crea lo spazio, cerca la verticalizzazione o lo spunto in corsia.

Come al 19esimo, quando Caferri lavora un ottimo pallone sulla sinistra e mette al centro: Ferrante è murato, Pinto carica il destro dalla lunetta e spara alto di pochissimo. È l’antipasto del vantaggio, nato da una rimessa laterale: Marotta controlla e scodella al centro, il centrocampista Franzoni (nella foto) prende l’ascensore e frusta di testa un pallone imparabile per Donnarumma. I veneti rispondono con una manovra ariosa, ma senza particolari guizzi. Biancazzurri in palla, soprattutto a livello di gamba: Franzoni copre un’area pressoché infinita di campo, idem per Marotta e Pinto. Botta e risposta sul finire di tempo: Palombi si accentra da sinistra per poi concludere, da fuori, debolmente; dall’altra parte colpo sotto di Franzoni e girata di testa firmata Maguette Fall sull’esterno. Si riparte con Torrente che schiera i suoi con un 4-2-4 d’assalto. Primi morsi padovani: Villa sfonda e crossa per la girata di Zamparo contrastata in corner (9’), sull’altra fascia Belli mette al centro per la volèe di Capelli anch’essa deviata in angolo (14’). L’occasionissima, però, capita sui piedi di Maguette Fall che vola sul filo del fuorigioco ma, a tu per tu con Donnarumma, si fa ipnotizzare. I gorgonzolesi perdono qualche metro, ma il ritmo padovano non decolla mai. Al 40esimo Belli doma la sfera e sventaglia nel cuore dell’area, torsione aerea firmata Bortolussi che finisce fuori. È il canto del cigno biancoscudato. È il momento del bis biancazzurro: controllo al bacio di Perna che premia l’inserimento centrale dell’inesauribile Franzoni, glaciale nell’infilare Donnarumma. Boato, 2-0, game over: la Giana continua a ruggire.

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