Ginestra racconta Fermana-Vis Pesaro. L’ex portiere: "Spero si salvino entrambe"

Oltre 100 presenze al Recchioni e migliaia di parate con i Canarini, anni prima aveva difeso i pali degli avversari in serie C1

9 febbraio 2024
Ginestra racconta Fermana-Vis Pesaro. L’ex portiere: "Spero si salvino entrambe"

Ginestra racconta Fermana-Vis Pesaro. L’ex portiere: "Spero si salvino entrambe"

Codino e la sana follia da portiere. Specialità: para i rigori come beve un bicchiere d’acqua. Paolo Ginestra ha rappresentato una pagina importante della storia recente della Fermana. Se si fosse dovuto scegliere un giocatore da portarsi in guerra, il portiere sarebbe stato il generale gialloblù. Oltre 100 presenze al Recchioni e migliaia di parate: numero per nulla esagerato, in quegli anni i tiri verso la porta della Fermana erano decine e decine per ogni partita. Anni prima di Fermo, Ginestra aveva difeso i pali della Vis Pesaro, sempre in C1. Originario di Pergola, vive proprio nel capoluogo delle Marche Nord. Vien da sé che quella tra Fermana e Vis Pesaro, in programma per domani alle ore 20:45, non sarà una partita indifferente per il portiere, oggi al Matelica.

Ginestra, sabato c’è Fermana-Vis Pesaro, una partita speciale per lei.

"Partita di ricordi. Sono stato sia a Pesaro che alla Fermana, due piazze a cui voglio bene e a cui ho dato molto. A Pesaro ho lasciato un rigore parato in ginocchio a Rimini e alla Fermana un record europeo di rigori parati che batteranno tra 30mila anni [RIDE, NDR]. Spero che riescano a salvarsi tutti e due".

La partita più emozionante: quale sceglierebbe?

"Per Pesaro sceglierei quella di Rimini con il rigore in ginocchio e la partita al San Paolo contro il Napoli davanti a 70mila persone. Con la Fermana la vittoria contro il Pordenone in trasferta quando eravamo primi in classifica. Una partita incredibile, botte da orbi. Poi anche la partita di San Benedetto quando vincemmo con il gol di Neglia da centrocampo".

Che ricordi ha lasciato a Fermo? Quella retrocessione fa ancora male?

"Ho dato tutto. I tifosi lo sanno e loro hanno sempre ridato a me. L’ultimo anno è andato come sappiamo. Ma lì sono stati fatti dei discreti errori a livello societario. Si poteva investire a gennaio sul mercato, ma non è stato fatto. Però negli altri quattro anni abbiamo sempre fatto dei grandi campionati con squadre normali. Poi però quando cerchi di tagliare tutti gli anni prima o poi ti va male".

Ha avuto modo di vedere Furlanetto? Come lei anche l’ex Lazio si è dimostrato un buon para rigori, già due parati in stagione.

"L’ho seguito ogni tanto. Anche perché un mese fa dalla Fermana avevano provato a sondare il terreno con me per un nuovo ritorno. Loro come altri club di Lega Pro e Serie D, ma ho preferito restare a Matelica per puntare alla vittoria del campionato. Comunque Furlanetto è un buon portiere, fa delle ottime parate. Deve migliorare nella gestione delle gare. Normale però che, quando si è ultimi e si naviga nella m***a non è facile. Era difficile per me dopo 30 anni di professionismo, figuriamoci per un ragazzino".

Se dovesse dargli qualche consiglio?

"A livello mentale gli direi di cercare di fregarsene quando si prende 3/4 gol. Alla fine, l’obiettivo principale per un portiere va analizzato nel complesso: se prende tanti gol ma sa gestire bene la gara, lo vede anche lui che non può fare più di tanto se gli arrivano diversi tiri in porta". Come vede la situazione attuale della Fermana?

"Le prossime tre partite secondo me saranno fondamentali. Devono dare tutto e fare più punti possibili adesso. Se non si riesce a fare bene in queste prossime gare, la vedo male. Non perché non abbia gli uomini, ma perché dopo un po’ si delinea tutto. Se ti allontani troppo dalla penultima e le giornate iniziano a scarseggiare, dopo si fa fatica".

Filippo Rocchi

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