Gli spogliatoi. Il capitano Giandonato:: "Ci mettiamo la faccia. Ma quanta confusione»

Il capitano della Fermana, Manuel Giandonato, critica la gestione societaria dopo la retrocessione in conferenza stampa. Auspica una ripartenza in Serie D per la squadra e difende l'onore della maglia contro gli insulti dei tifosi.

29 aprile 2024

Dopo la retrocessione, è intervenuto in conferenza stampa il capitano Manuel Giandonato: "Abbiamo giocato sei mesi con la calcolatrice. A questa squadra è stato fatto il funerale a novembre, a dicembre la società. Abbiamo avuto personaggi nella società che hanno fatto il male dei giocatori. A luglio è stato cacciato l’unico che poteva aiutare economicamente la squadra (Vecchiola, ndr)". Il capitano si è tolto poi diversi sassolini dalle scarpe: "Abbiamo meritato di retrocedere, ma è figlia di tante cose. La squadra ha sempre avuto dignità, come tutti quelli che hanno lavorato alla Fermana negli ultimi due mesi. Anche chi c’era prima è retrocesso. Scappare prima non gli toglie la retrocessione. A tanti faceva comodo scappare. Noi ci mettiamo la faccia e continuiamo a mettercela. Ci abbiamo creduto fino all’ultimo. Spezzo una lancia in favore della famiglia Simoni. Hanno preso una società fidandosi di alcune persone che però non hanno dato una mano. I risultati sportivi purtroppo non vanno di pari passo con quelli societari. Ma la confusione di fuori per un periodo li abbiamo portati in campo".

Lo sguardo ora è anche verso il futuro: "Mi auguro solo che questa società abbia una continuità. Spero che la Fermana possa ripartire dalla Serie D perché le persone sugli spalti se lo meritano. E mi spiace più di tutti per loro. Per loro la Fermana rimane e vi assicuro che non sono parole di circostanza". Sul finale di partita incandescente: "Mi sono andato a prendere gli insulti come merito. Ma insulti a mia madre e prese in giro per la mia regione d’origine non le accetto. Dall’unico tifoso che diceva queste cose mi è stato chiesto di togliermi la maglia. La stessa che ho sempre onorato e che ho sempre aiutato. Io mi sono offeso e me ne sono andato, ma solo dopo aver preso gli insulti come merito. Quest’anno sono sempre stato tra i più contestati".

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